Scuola: Piemonte, per sicurezza oltre 500 milioni in 10 anni

Negli ultimi 10 anni, tra fondi nazionali, regionali, accordi di programma con gli enti locali, in Piemonte sono state messe in campo risorse per oltre 500 milioni per la sicurezza degli edifici scolastici, tema sempre più sentito dopo la tragedia del liceo Darwin di Rivoli in cui morì, 10 anni fa Vito Scafidi. Ma nonostante si sia investito di più a volte un'eccessiva burocrazia rende difficoltoso utilizzare le risorse, con interventi già finanziati ma fermi da anni. È quanto emerso dall'incontro 'Cosa è cambiato nell'edilizia scolastica: risultati raggiunti, responsabilità e impegni per le scuole più sicure' che si è tenuto oggi a Torino. Per l'assessora comunale all'Istruzione Federica Patti la questione sicurezza va affrontata tenendo conto di "tre filoni: la normativa, con le difficoltà ad essa collegate, la burocrazia e lo stato degli edifici con una riflessione sul patrimonio edilizio scolastico nel suo complesso. Continuare a mettere toppe e fare manutenzioni ordinarie - si chiede l'assessora comunale - è davvero la soluzione che ci permetterà di avere scuole sicure e adeguate ai tempi?". Per l'assessora regionale Gianna Pentenero il tema Scuola va affrontato "anche da un punto di vista della programmazione urbanistica dal quale oggi è escluso". Fra gli investimenti sulle scuole piemontesi, con fondi regionali sono stati stanziati 23 milioni per manutenzione straordinaria, ampliamento e messa in sicurezza in 125 scuole, a cui si aggiunge oltre 1 milione stanziato con legge di bilancio regionale 2016 con cui sono stati finanziati 28 interventi per l'analisi della vulnerabilità sismica. Sempre con risorse regionali, sono stati stanziati, nel 2018, 4 milioni a favore di Città metropolitana e province per interventi di messa in sicurezza, adeguamento sismico e efficientamento energetico mentre con accordi di programma con le province piemontesi, sono stati investiti 40 milioni per una ventina di interventi ritenuti strategici.

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