WELFARE

Navigator in alto mare

Secondo i piani (confusi) del Governo in Piemonte saranno circa 800. Ma sulle modalità di selezione e formazione di queste figure chiave per l'erogazione del reddito di cittadinanza è scontro con le Regioni. Pentenero: "Si tratta di una nostra competenza specifica"

Popolo di santi, poeti, ma non ancora di navigator. Già, perché è proprio su questa figura, taumaturgica nella narrazione pentastellata della soluzione ai problemi della ricerca del lavoro, che si sta consumando un duro bracco di ferro tra Regioni e Governo. Le prime, adeguandosi spesso obtorto collo a una misura che non condividono come il reddito di cittadinanza, chiedono di essere loro a ad assumere e ancor prima a selezionare i navigator, mentre lo schema seguito dal ministro del Lavoro Luigi Di Maio prevede che sia Anpal Servizi, branca dell’Agenzia nazionale per le Politiche del Lavoro, a fare direttamente le assunzioni.

“Ci sono ruoli e competenze da rispettare” dice, senza lasciare spazio a diverse interpretazioni, l’assessore al Lavoro del Piemonte Gianna Pentenero, reduce dall’incontro di ieri al ministero. E quella del Piemonte è la posizione condivisa dalle altre Regioni che ieri hanno posto la questione con nettezza a Di Maio. A lui hanno ribadito come quella figura chiave del reddito di cittadinanza, che stando alla linea dettata dal Governo saranno selezionati con un contratto a termine tra marzo e aprile, rimane ancora troppo vaga e, secondo gli assessori regionali, potrebbero creare un cortocircuito con gli operatori dei Centri per l'impiego.

“Uno dei problemi, non certo marginali di una misura complessa come il reddito di cittadinanza, è proprio rappresentato dai navigator – osserva Pentenero –. Sembra siano la soluzione di tutto, ma ancora dobbiamo capire quale il profilo definito e, soprattutto, c’è chi sembra dimenticarsi che si tratta di operatori che vanno formati prima di poterli utilizzare”.

In Piemonte si calcola, sia pure con l’incertezza derivante dai numeri nazionali ancora ballerini, che i navigator sul territorio saranno circa 800. Il Governo vuole che siano assunti, con contratto di due anni, da Anpal Servizi, “senza tenere conto – rimarca ancora l’assessore regionale – che la competenza sulle politiche attive è in capo alle Regioni”. Una tesi ribadita con fermezza nell’incontro di ieri. "Se il testo del decreto dovesse essere convertito in questi termini, il ricorso alla Corte Costituzionale è una ipotesi che prenderemmo seriamente in esame, perché non si tiene conto delle competenze” ha detto, a margine della riunione, l’omologa toscana della Pentenero, Cristina Grieco, coordinatrice degli assessori del Lavoro in Conferenza delle Regioni.

Prima di arrivare all’extrema ratio del ricorso alla Consulta, le Regioni proveranno anche la strada degli emendamenti: proporranno al Governo alcune correzioni proprio sui navigator e il procedimento per la selezione e le assunzioni. La linea degli enti è chiara: arrivare a un testo condiviso da portare come accordo in Conferenza Stato-Regioni, in tempo utile perché il Governo ne recepisca il contenuto con la presentazione di propri emendamenti durante l'iter parlamentare di conversione in legge del decreto. Lo scopo è evitare uno scontro istituzionale, “tenendo conto del ruolo e delle competenze di ciascuno”, come ribadisce Pentenero. Ed è ancora l’assessore piemontese, in linea con i colleghi delle altre Regioni, a indicare e richiedere al Governo “una norma che consenta agli enti l’assunzione dei navigator con selezione pubblica” e non con una procedura gravata da più di un’ombra come quella ipotizzata da Di Maio attraverso Anpal Servizi, che porrebbe in serio dubbio la conoscenza del territorio e del suo comparto del lavoro da parte di chi dovrebbe fare da tramite tra domanda e offerta.

“Al ministro abbiamo anche chiesto di velocizzare le procedure per le assunzioni di personale per i centri per l’impiego: i 1600 disposti dal precedente Governo e i 4mila annunciati dall’attuale esecutivo – ricorda Pentenero – Questo perché la situazione critica dei centri stessi è nota da tempo e il loro potenziamento ormai non più procrastinabile”.

Oggi di navigator di tornerà a discutere in seno alla Conferenza Stato-Regioni, anche se quello sulla figura chiave del sistema non resta l’unico interrogativo che aleggia sul reddito di cittadinanza. Un altro lo suggerisce la stessa Pentenero: “Resta da capire se il reddito di cittadinanza sarà imponibile o meno. Nel primo caso, quanti faranno ancora ricorso alle politiche attive delle Regioni rischiando un cumulo tale da far superare il limite imposto per ottenere i 780 o più euro al mese?”. Un corto circuito che ad oggi, nessuno ha escluso, lasciando la misura totem dei Cinquestelle in una confusione tutt’altro che risolta. A partire dall’assenza di una rotta precisa per i navigator e i criteri per il loro imbarco. Come primi assunti grazie al reddito di cittadinanza.

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