Sanità, al Piemonte oltre 8 miliardi
Leggero incremento nel riparto del Fondo nazionale stabilito oggi dalla Conferenza Stato-Regioni. L'assessore Saitta soddisfatto della "concordia e compatezza delle istituzioni"
Il riparto del Fondo sanitario nazionale assegna al Piemonte per il 2019 8 miliardi e 199 milioni, un piccolo incremento rispetto agli 8 miliardi 136 milioni dell’anno prima: 60 milioni in più, un passo in avanti per una Regione che negli anni passati è stata sottoposta al controllo di Roma per il Piano di Rientro ed è uscita dai conti in rosso anno dopo anno. Un piccolo riconoscimento in più per il lavoro della Regione che ha permesso di arrivare a risorse in più della quota premiale delle varie regioni. A farla da padrona nella ripartizione tra le regioni, che tiene conto di popolazione, servizi, numeri e qualità degli ospedali e dei servizi, rimane sempre la Lombardia con 18 miliardi e 405 milioni seguita da Lazio 10.747.015.715 e da Campania 10.448.921.447. Davanti a Piemonte anche Sicilia e Veneto 9 miliardi ed Emilia Romagna 8.259.653.603.
È quanto emerso oggi al termine della Conferenza Stato-Regioni, nel corso della quale sono stati ripartiti 111,2 miliardi di risorse destinate al Servizio sanitario nazionale. Antonio Saitta, assessore della Regione Piemonte e coordinatore della Commissione Salute della Conferenza ha sottolineato “la concordia e la compattezza delle istituzioni regionali”. Nel fabbisogno standard “sono state considerate tutte le risorse comprese quelle relative alla quota premiale, pari allo 0,25% del Fondo, circa 286 milioni di euro, per cui nel riparto si è tenuto conto di meccanismi premiali e di riequilibrio che determinano il fabbisogno standard. Ora le Regioni – ha continuato Saitta – si aspettano che il Ministero proceda celermente perché si arrivi nel più breve tempo possibile al riparto”. È infine necessario “modificare il decreto sulle Regioni benchmark, prevedendo che tutte le Regioni elegibili siano considerate come Regioni di riferimento”.
