PALAZZO CIVICO

Azzerati i fondi per le manutenzioni, Diocesi sul piede di guerra

Tagliati i contributi per la riqualificazione dei luoghi di culto di Torino. Gelo del vescovo Nosiglia. Magliano (Moderati): "Solo tante promesse. Presenterò una interpellanza"

I fondi stanno a zero. La giunta di Chiara Appendino ha eliminato i 300mila euro di contributi previsti per la manutenzione di chiese e luoghi di culto. Risorse che le amministrazioni precedenti avevano sempre garantito pur in situazioni finanziarie precarie. Una decisione che ha raffreddato i rapporti tra la Curia e Palazzo Civico, almeno secondo quanto rivelano fonti vicine al vescovo di Torino Cesare Nosiglia.  A consentire lo stanziamento di queste risorse è una legge regionale del 1989 che prevede la possibilità per i Comuni di utilizzare parte dei proventi degli oneri di urbanizzazione per garantire i contributi per la manutenzione dei luoghi di culto di tutte le confessioni.

Non è un caso che a sollevare la questione sia proprio il capogruppo dei Moderati Silvio Magliano, esponente cattolico vicino a Comunione e liberazione che se la prende direttamente con il vicesindaco Guido Montanari: «“È in corso di approvazione il provvedimento deliberativo sulla base delle domande pervenute e della relativa spesa, confermata nell’importo di 300mila euro” cinguettava Montanari a dicembre 2018, rispondendo alla mia interpellanza sul tema» afferma Magliano. Ma da quel momento, parole e promesse a parte, non si è mosso nulla. La Giunta non ha mai deliberato l’erogazione di quelle risorse e i progetti presentati a fine ottobre (erano 14 per una cifra complessiva di 1,4 milioni) non potranno godere del contributo pubblico. «Peccato – conclude Magliano, che annuncia una nuova interpellanza sul tema – quei progetti erano relativi alla manutenzione dei locali, alla loro messa in sicurezza e all’abbattimento di barriere architettoniche».

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