GRANA PADANA

Salvini annulla il tour in Piemonte

Il precipitare del quadro politico nazionale impone il cambio di agenda. Saltano le tappe di Novara, Verbania e Vercelli. Unico appuntamento a Novi Ligure per tirare la volata al candidato sindaco leghista. La campagna elettorale termina in tv

Il Capitano ci ripensa. Matteo Salvini cambia strategia e cancella il tour che l’ultimo giorno di campagna elettorale lo avrebbe dovuto portare in Piemonte. A rimanere confermato sarebbe soltanto il comizio di chiusura a Novi Ligure a sostegno del sindaco del Carroccio Gian Paolo Cabella. Sparite dall’agenda, dunque, le tappe di Novara, Verbania e Vercelli (queste ultime due chiamate al voto per il Comune) che avrebbero rappresentato la terza puntata in Piemonte del vicepremier dopo la non felice serata in piazza Carlo Alberto a Torino e i bagni di folla nel Cuneese, così come nell’Alessandrino.

La decisione, secondo quanto riferiscono fonti vicine al segretario, sarebbe conseguente a quella presa da Salvini di rivedere i piani per gli ultimi giorni della campagna elettorale, concentrando in questi ultimi messaggi attraverso la televisione e i social media. È evidente come in questo cambio di programma assuma sempre maggior rilievo la tensione ormai alle stelle con l’alleato di governo e la necessità di concentrare ogni sforzo sul voto europeo. E poi c’è la questione delle inchieste e degli arresti in Lombardia: nella Lega cresce di ora in ora il nervosismo e i timori di un allargamento di quel che sta succedendo nella regione patria del Carroccio. Sentimenti che non lasciano affatto indenni dirigenti e quadri piemontesi, legittimamente preoccupati (pur ostentando una non poi così convincente tranquillità) delle conseguenze di uno scenario sempre più complicato sul voto regionale.

Di fronte a un quadro del genere sarebbe logico attendersi un intervento a piedi giunti dell’azionista di maggioranza della coalizione di centrodestra, per contrastare quella che appare una ripresa nei consensi di Sergio Chiamparino e del centrosinistra. Ma la partita delle europee è cruciale per Salvini. E, come si diceva, lo scontro con i Cinquestelle è crescente. Questa mattina in un’intervista alla radio il capogruppo leghista alla Camera Riccardo Molinari ha replicato con durezza a Luigi Di Maio che aveva mosso aspre critiche a Salvini sull’immigrazione: “Fossi in lui mi concentrerei di più sulle tante crisi aziendali che non sono ancora chiuse come Pernigotti e Alitalia”.

Da Albenga dov’è in visita allo stabilimento Piaggio Aerospace, il capo politico del M5s non perde l’occasione di dare uno stoccata al collega vicepremier su un’altra questione su cui si indaga, quella dei voli di Stato: “Adesso ho capito perché lui riusciva a fare più piazze di me – detto riferendosi a Salvini –. Io, utilizzando solo i voli normali di linea, ho qualche difficoltà in più". Altre difficoltà attraversano il Carroccio. E tra queste c’è pure quella che potrebbe riguardare proprio il voto in Piemonte. Di fronte al quale Salvini, cancellando il tour di venerdì 24, sembra ora muoversi facendo più leva sul traino del voto europeo, quel referendum su di lui come lo ha definito, che non sulle piazze. Del resto quelle le aveva già riempite tutte, meno una. E anche questo non è stato un bel segnale, per nulla trascurabile visto che Torino vale la metà del bacino elettorale del Piemonte.

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