RENDEZ-VOUS

Cirio tra Toti e Al Bano

Incontro "clandestino" a Genova. L'occasione è il sostegno all'elezione di Calleri a sindaco di Albenga. Il governatore piemontese andrà alla Convention romana promossa dal collega ligure? Un dilemma, visto che il 6 luglio a Barolo c'è l'imperdibile concerto del cantante pugliese

Genova, per lui è un’idea come un’altra. Magari di Forza Italia di oggi o del centrodestra di domani, vai a saperlo. Lui, Alberto Cirio, fresco di vittoria al vertice del Piemonte, lì all’ombra della Lanterna e al fianco del collega Giovanni Toti non poteva non sollecitare altra immagine se non quella del conciliabolo tra l’ex consigliere politico di Silvio Berlusconi che vuole andare oltre Forza Italia e uno dei suoi amici più stretti che ne ha seguito il percorso – dal Parlamento europeo alla presidenza di Regione – e che adesso, guardando a quell’incontro di oggi  tutti si chiedono: continuerà a farlo anche sul piano più squisitamente politico? “Abbiamo parlato del patto tra Regioni”, siglato quando ancora lui doveva vincere, riferisce il diretto interessato al quale non riesce difficile lasciar intendere come in questo momento e nella sua posizione il tema politico posto dall’amico Giovanni non sia quel che si dice una priorità. “Angelo mi ha chiesto di fare un video per sostenere al ballottaggio Gerolamo”, dove Angelo è Vaccarezza, capogruppo azzurro in consiglio regionale nonché amico di lunga data del presidente del Piemonte e suo collaboratore quando stava a Bruxelles e Gerolamo è Calleri, candidato del centrodestra al Albenga.

Menù ligure, leggero, dalle parti di Piazza de Ferrari per Toti e Cirio, alla presenza anche dell’assessore ligure alla Protezione civile e braccio destro di Toti, Giacomo Giampedrone. Portata gustosamente sfiziosa l’immagine dei due a un mese dalla data fissata dal primo per quell’evento romano in cui dovrebbe prendere corpo la costituente in grado di superare l’attuale modello di partito del Cav. “Non se ne è parlato” assicura il governatore del Piemonte che, visto proprio questo suo ruolo appena agli esordi, non risulta poi così difficile da credere: chi glielo fa fare a impelagarsi in questioni di partito, proprio adesso che ha di fronte cinque anni al piano nobile di piazza Castello, senza l’assillo di doversi riposizionare inseguendo gli eventi nazionali e i travagli del centrodestra. Insomma, tutto sommato quella odierna è per Cirio una posizione comoda (ovviamente al netto dei problemi di dover governare la Regione) al punto da potersi permettere di guardare da una certa distanza la scomposizione di quel fronte che, forse come ultimo atto, l’ha voluto alla guida del Piemonte.

Toti, ovviamente, si è augurato di averlo con lui il 6 luglio a Roma, al teatro Brancaccio per il lancio del nuovo soggetto politico, cui guarda, invece, con interesse il deputato torinese Osvaldo Napoli, tra i primi a dare la propria adesione. Una data che probabilmente Cirio si è già appuntato in agenda. Ma forse per non perdersi il concerto del suo cantante preferito. Quel giorno a Barolo c'è Al Bano.

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