LA NUOVA REGIONE

Una giunta "barotta" sulla strada

Sarà itinerante, in giro per il Piemonte, la riunione settimanale dell'esecutivo regionale. Il presidente Cirio presenta la squadra e assicura "un'altra velocità" nell'azione di governo. Fondi europei, lavoro, olimpiadi e Fca tra i primi impegni in agenda

“La velocità era la nostra prerogativa: abbiamo nominato la giunta in sette giorni e oggi è pienamente operativa”. Il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, presentando gli assessori regionali che si sono insediati questa mattina, ha ripreso lo slogan che ha connotato la sua fortunata campagna elettorale. “Oggi ci siamo riuniti per stabilire il metodo di lavoro dei prossimi mesi”, ha affermato in conferenza stampa. E anche, va detto a onor del vero, per fare le presentazioni: molti degli assessori non si conoscono neppure tra loro, di alcuni lo stesso governatore ha una sommaria conoscenza. Una squadra giovane, con un’età media di 43 anni, che “dovrà avere la capacità di ascoltare le istanze che arrivano dai territori. Abbiamo una grande responsabilità e un grande onore”. E proprio il radicamento in quel Piemonte profondo, provinciale, lontano e refrattario ai riti e ai ritmi della capitale subalpina, pare il tratto più marcato della nuova squadra: una giunta “barotta” che dovrà essere in grado di coniugare le istanze territoriali con un piano di governo. La Giunta, almeno nella prima fase, sarà itinerante: “Il primo impegno sarà a luglio a Novi Ligure zona simbolo per Pernigotti; noi vogliamo difendere i marchi italiani”. 

Cirio ha poi illustrato come sarà scandita la settimana della nuova giunta. “Lavoreremo tutti i venerdì. Il martedì sarà dedicato al Consiglio. Il mercoledì e il giovedì ci sono gli incontri a Roma e Bruxelles, quindi ci occuperemo di quei temi. Il lunedì sarà invece dedicato ai territori di provenienza di ciascuno degli assessori e il sabato e la domenica si dovranno raccogliere le richieste dei piemontesi”, ha spiegato. Degli undici assessori, Chiara Caucino con deleghe a Famiglia, Casa, Bambini, Sociale e Pari Opportunità, sarà nominata il prossimo 1°luglio, dopo le operazioni di surroga.

“Siamo già al lavoro sui fondi europei, e io domani presiederlo il comitato di vigilanza, per capire quanto abbiamo ancora di margine a un anno e mezzo dalla prossima programmazione”, ha proseguito il governatore. I fondi europei destinati alle Regioni, ha spiegato, non impattano con eventuali procedure di infrazione perché dipendono direttamente da Bruxelles. “Per il Piemontequindi non ci sarebbero conseguenze dirette, né tagli di fondi”. È stata avviatala ricognizione interna “per avere una rendicontazione effettiva di quanto dei fondi è rimasto in cassa. Quando avremo i dati, andremo a Bruxelles per chiedere di rimodulare questi fondi. Non per colpa di nessuno o delle scelte fatte prima, ma perché' con il passare del tempo le esigenze cambiano ed è necessario aggiornarsi. Bruxelles – ha sottolineato – al contrario di quello che si crede, sa anche essere elastica. Bisogna però aver la schiena dritta, e il Piemonte l’avrà”.

“Della Tav si parla con presidente del consiglio non con il ministro Toninelli cui presenteremo gli altri dossiere infrastrutturali, e da cui abbiamo già avuto un’ampia disponibilità”. Infine, in materia di autonomia, la nuova giunta piemontese di centrodestra intende “mettersi subito al lavoro, portando il Piemontealmeno alla pari con le altre regioni del Nord”.

Anche la partita per i giochi olimpici non è ancora chiusa. “Ci possono essere delle parti di evento che potrebbero arrivare in Piemontedove ci sono impianti all’avanguardia”. A giorni si saprà se l’Italia con Milano e Cortina ospiterà il circo bianco a cinque cerchi, in ogni caso “in Piemonte abbiamo strutture e impianti moderni e efficienti, che costruire altrove costerebbe moltissimo, creando in alcuni casi problemi ambientali. Io ho incontrato il presidente del Coni la scorsa settimana, ho già anticipato che noi saremo pronti. Attendiamo di capire quale sarà la località definitiva: se sarà l’Italia, andremo immediatamente a dire che noi ci siamo”.

Cirio, incontrerà in settimana i vertici di Fca con la sindaca di Torino Chiara Appendino. “Sarà un incontro conoscitivo per capire l'iter reale della vicenda che ha riguardato anche Renault e la Francia. E sarà anche l’occasione per rimarcare che come Regione siamo pronti a sostenere chi fa investimenti in Piemonte, soprattutto quando investimenti vuol dire lavoro”. A proposito dei rapporti con la prima cittadina grillina Cirio è stato piuttosto chiaro, affossando ogni ipotesi di riedizione del Chiappendino: “Sarò il primo amico del sindaco Appendino nel momento in cui ci sarà condivisione su progetti comuni. Su ciò che entrambi riterremo utile per la regione e per la città di Torino marceremo insieme. Diversamente non credo sia sbagliato avere anche idee divergenti, purché si abbia il buon senso di sedersi intorno a un tavolo e vedere quale possa essere una linea di equilibrio comune”. Pragmatismo e poca ideologia, insomma: “Vengo dalla campagna – ha aggiunto – mi hanno insegnato che il buon senso è la madre di ogni decisione. Con Appendino avrò un rapporto molto corretto, molto franco, nel rispetto delle istituzioni. Così come con tutti gli altri sindaci del Piemonte, non mi interessa che tessera di partito abbia un sindaco”.

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