INDUSTRIA & LAVORO

Pernigotti: salta la trattativa

In stallo la cessione del ramo aziendale dei gelati dalla proprietà turca alla Giordano Emendatori. Duro l'assessore al Lavoro Chiorino: "Chiederemo spiegazioni". Fornaro (LeU): "Basta prendere in giro i lavoratori"

“Mi è appena giunta notizia che la trattativa Pernigotti è saltata per quanto riguarda la cessione del ramo d’azienda sulla produzione dei gelati”. A dare la notizia è stata l’assessore al Lavoro del Piemonte Elena Chiorino da Novi Ligure, nel giorno della prima giunta regionale itinerante, secondo una prassi appena inaugurata da Alberto Cirio. Al termine della giunta (la prossima, aperta, si svolgerà il 13 settembre a Novara) Chiorino ha annunciato che la Regione Piemonte chiederà al Mise una relazione “sulle motivazioni che hanno fatto saltare la trattativa per la cessione del ramo gelati della Pernigotti”. “Chiediamo al Governo - ha concluso l’assessore – di fare altrettanto, oltre a insistere sulla possibilità che la stessa proprietà rivaluti la cessione del marchio”.

Proprio in queste ore è arrivata la notizia dello stop alla trattativa tra la proprietà turca e l’azienda interessata al ramo dei gelati dell’imprenditore Giordano Emendatori. In sala anche i lavoratori della fabbrica di dolciumi e i rappresentati sindacali che l’assessore incontrerà al termine della riunione di giunta. “Chiederemo alla proprietà turca perché la trattativa sia saltata” ha aggiunto stizzita la Chiorino. Critico anche il capogruppo di Leu a Montecitorio, Federico Fornaro: Il piano di reindustrializzazione è a zero come le prospettive di riavvio della produzione nel sito di Novi Ligure. Basta prendere in giro i lavoratori. Dal tavolo convocato al Mise il prossimo 17 luglio deve uscire una soluzione certa e praticabile per il futuro della Pernigotti. La via maestra rimane una sola: la proprietà turca venda l’azienda a imprenditori interessati a rilanciare la Pernigotti: prima si decidono meglio è”.

Anche i sindacati ora si rivolgono direttamente al ministro Luigi Di Maio: “Basta dare alibi a questa proprietà, la situazione è drammatica. Chiediamo al Governo di essere incisivo e duro contro questa proprietà nell’incontro del 17 luglio” afferma Piero Frescucci, della rsu aziendale. Una crisi che dura da novembre e che ha spinto Cirio a organizzare a Novi Ligure, dove ha sede il gruppo dolciario, una giunta dedicata al mondo del lavoro. “Siamo tutti in cassa per cessazione dal 6 febbraio, la crisi di quest’azienda per Novi è uno sfregio per questa città” aggiunge Frescucci, ricordando che sono 100 i lavoratori a tempo indeterminato in cassa, e altri 150 che avevano rapporti di lavoro interninali. La proprietà, il gruppo turco Toksoz, non ha fatto ripartire la reindustrializzazione dello stabilimento, né è andata a buon fine la vendita del ramo gelateria del gruppo. “Anche per il ramo dolciario, non vengono fatti acquisti in vista delle festività natalizie, spero che nell’incontro i nodi verranno al pettine, bisogna isolare questa proprietà”.

“Quella della Pernigotti è una brutta crisi, ma purtroppo non l’unica in Piemonte. La Giunta regionale deve cambiare passo sul lavoro. Così come il Governo nazionale deve puntare su digitalizzazione e formazione per garantire maggiore competitività” afferma Fabio Ravanelli, presidente Confindustria Piemonte, intervenendo alla prima giunta regionale monotematica, sul lavoro, al Museo dei Campionissimi di Novi Ligure. 

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