POLITICA & AFFARI

Lavoro senza gara alla ditta del papà,
in Regione scoppia il "caso Grimaldi"

Due affidamenti sottosoglia da parte dell'Agenzia Piemonte Lavoro alla società di famiglia del capogruppo di Lev. Ce n'è per quasi 50mila euro. Il direttore Spadon: "Tutto regolare"

Un incarico affidato senza gara pubblica, una società legata a doppio filo con un esponente politico del centrosinistra, un direttore che rischia di finire nell’occhio del ciclone. La vicenda risale all’anno scorso e riguarda l’amministrazione regionale precedente, quando al piano nobile di piazza Castello sedeva Sergio Chiamparino. Si svolge all’Agenzia Piemonte Lavoro, un ente strumentale della Regione che coordina i centri per l'impiego sotto il controllo dell’assessorato di via Magenta, che nei cinque anni di centrosinistra era affidato a Gianna Pentenero.

Risale al 7 dicembre 2018 la determina dirigenziale con cui l’Apl sceglie la società Dasein Srl per riorganizzare i suoi uffici e incrementarne l’efficienza. Al vertice della Dasein c’è Danilo Grimaldi, il papà di Marco Grimaldi, capogruppo di Sel nella passata legislatura, poi rieletto e oggi all’opposizione sotto le insegne di Luv, Liberi uguali verdi. L’amministratore delegato è Fabiana Grimaldi, figlia di Danilo, sorella di Marco che risulta dipendente presso un’altra azienda di famiglia. Nulla di illecito, per carità, ma se già di per sé gli affidamenti diretti fanno drizzare le antenne, quando poi a beneficiarne è un parente stretto di un politico, la diffidenza è d’obbligo.

La consulenza viene quantificata in 39.450 euro, appena cinquecento euro sotto la soglia oltre la quale è obbligatoria una gara pubblica. Due mesi dopo, nel febbraio 2019, il direttore dell’Agenzia Piemonte Lavoro Claudio Spadon assegna un nuovo incarico, questa volta da 8mila euro, a Matteo Francavilla, socio di Grimaldi senior alla Dasein: il suo nominativo prevale sugli altri 12 candidati a seguito di una procedura di selezione affidata alla dirigente Federica Deyme, la stessa che aveva firmato il primo affidamento alla Dasein. Francavilla è nominato componente unico del Nucleo di valutazione: deve monitorare “la trasparenza e l’integrità dei controlli interni”, insomma controlla i controllori e si accerta che facciano bene il loro lavoro di verifica sui processi interni. Sarebbe stato più semplice assegnare un incarico unico alla Dasein? Probabilmente sì. Così facendo, però, si sarebbe superata la soglia dei 40mila euro e a quel punto sarebbe stato obbligatorio passare per un bando pubblico. «Non è un “frazionamento”» spiega il direttore Claudio Spadon, interpellato dallo Spiffero. «Si tratta di due mansioni in nessun modo collegate tra loro». Secondo Spadon, Francavilla «è stato scelto in base alle sue competenze», così come la Dasein è stata individuata perché «ha un curriculum importante».

«Non ho nessun ruolo né partecipazione nella Dasein, e pertanto non sono a conoscenza delle loro commesse o dei loro affidamenti – afferma Marco Grimaldi –. Non ho motivo di dubitare che questo rapporto non si sia svolto, come sempre, nella piena correttezza e legittimità. Spero che nessuno voglia danneggiare gratuitamente i miei famigliari, e una società che lavora in Piemonte da trent’anni, pensando di intimidirmi».

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