CONCORDIA ISTITUZIONALE

Cirio e Appendino si ritrovano al Parco (della Salute)

Prove di disgelo tra governatore e sindaca nel vertice a Palazzo Civico. Il dibattito pubblico per il superospedale, ma anche Atp Finals, tesoretto olimpico per le Universiadi e sburocratizzazione i principali temi affrontati

Parco della Salute, Atp Finals, Universiade e nuova legge regionale sulla sburocratizzazione. Sono stati questi i temi centrali del colloquio di questa mattina tra Chiara Appendino e Alberto Cirio. Dopo le schermaglie post elettorali, governatore e sindaca iniziano a confrontarsi in quello che è il secondo vertice ufficiale tra i due, dopo quello del 26 giugno scorso, nei giorni caldi delle Olimpiadi invernali. Se la strada verso una concordia istituzionale, così come era stata costruita con Sergio Chiamparino, pare ancora lunga, quantomeno si può parlare di un lento disgelo testimoniato anche da quel pizzico di galanteria che ha indotto Cirio a varcare il portone di Palazzo Civico. Un’ora faccia a faccia per affrontare una serie di dossier su cui Regione e Comune dovranno lavorare insieme a partire dal débat public imposto dal ministero della Salute per procedere con l’iter di progettazione e realizzazione del Parco della Salute di Torino. Cirio ha proposto alla sindaca una full immersion di una giornata in cui invitare tutti gli attori coinvolti: un format che lui stesso ha definito “smart”, “veloce”, in grado di coniugare la necessità di ascolto di categorie e corpi intermedi con quella di fare presto ed evitare ritardi sulla tabella di marcia. Certo, resta l’incognita dell’Anac: cosa dirà l’autorità Anticorruzione di una discussione che viene aperta quando il dialogo competitivo è già partito? Appendino ha ascoltato, non ha chiuso la porta al suo interlocutore ma si è riservata qualche giorno per riflettere: dopotutto sa bene che a Palazzo Lascaris sono i suoi stessi consiglieri regionali ad aver spinto perché avvenisse una discussione pubblica, sventolando la bandiera della trasparenza e ora vuole assicurarsi che la soluzione proposta dal governatore non sia troppo sbrigativa.

Altro tema sul tavolo dei due riguarda quella quota di tesoretto olimpico (legge 65/2012) che rischia di essere riassorbito nel bilancio nazionale. Si tratta di ben 29 milioni che potrebbero essere utili per mettere a lucido gli impianti sportivi del territorio in ottica Universiadi. Il Piemonte, infatti, assieme al Centro universitario sportivo, ha avanzato l’ipotesi di candidare Torino per i Giochi invernali degli studenti in programma nel 2025. Il tema è stato affrontato da Appendino anche nella sua recente missione nella Capitale in cui ha incontrato sia il premier Conte sia il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora. Da entrambi ha ottenuto una disponibilità di massima a lasciare nella disponibilità di Torino e delle sue montagne i 29 milioni ma serve un provvedimento ad hoc entro il 30 settembre prima che quei soldi finiscano dalle casse della Fondazione XX Marzo nel grande calderone dell’erario. Cirio ha consegnato alla sindaca l’emendamento che ha predisposto e anche su questo, nelle prossime ore, i due decideranno come procedere (presumibile, intanto, un ulteriore passaggio della prima cittadina con i componenti “amici” del nuovo governo).

Capitolo Atp Finals: Cirio e Appendino voleranno a Roma il 9 ottobre dove incontreranno il presidente della Federtennis Angelo Binaghi per designare il comitato organizzatore e iniziare a correre per allestire al meglio l’evento in programma dal 2021 al 2025. Infine massima disponibilità da parte della giunta torinese sulla nuova legge per la sburocratizzazione della pubblica amministrazione: il primo provvedimento che la giunta regionale porterà in aula, a firma dell’assessore Roberto Rosso. “Per essere efficace c’è bisogno della collaborazione dei Comuni, a partire dal nostro capoluogo” ha spiegato Cirio.

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