GIUSTIZIA

Roghi al campo rom, 21 condanne

Si è concluso il processo a Torino per gli incendi divampati nell'area di strada dell'Aeroporto. Alla lettura della sentenza tensioni e proteste da parte dei condannati. Uno di loro minaccia: "Dovremmo bruciare tutta la città"

È terminato con 21 condanne un processo, a Torino, per i roghi appiccati dai rom del campo di strada dell’Aeroporto, alla periferia settentrionale del capoluogo piemontese. La pena più elevata è 3 anni e 6 mesi di reclusione; la maggior parte supera i 2 anni e quindi non è coperta dalla condizionale. Al vaglio del giudice Claudio Canavero la pm Alessandra Provazza ha portato attività svolte nel 2017 e 2018 sulle quali hanno indagato per mesi i carabinieri di Leini. Gli imputati, tra cui ci sono intere famiglie, alla lettura della sentenza hanno protestato in aula: “Ci condannano ma non abbiamo fatto niente di male”. Una donna anziana lasciando il Palazzo di Giustizia ha affermato: “Adesso bisognerebbe bruciare tutta la città”. I rom davano fuoco ai rifiuti del campo e a vario materiale (in qualche caso anche automobili rubate) e il fumo, accompagnato da odori molesti, si spandeva nella zona. Per questo è stata contestata la violazione del codice del 2006 sui reati ambientali. In alcuni casi sono state mosse imputazioni legate a episodi di furto e ricettazione. I capi d’accusa sono una quarantina. Per una ventina di rom con meno di 18 anni è stata inoltrata mesi fa una segnalazione al tribunale per i minorenni. È poi ancora in corso un secondo processo per reati diversi a carico di una trentina di persone.

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