BRACCIO DI FERRO

Ok "condizionato" a Salvini,
ecco il lodo Cirio-Berlusconi
   

Si profila il via libera anche di Forza Italia alla richiesta di referendum in discussione a Palazzo Lascaris. Ma sarà accompagnato da un ordine del giorno voluto dal Cav. È questo il compromesso che sblocca l’impasse nel centrodestra

Un compromesso per sbloccare l’impasse nel centrodestra piemontese sulla proposta della Lega di referendum abrogativo della quota proporzionale del Rosatellum bis che, per ottenere la consultazione popolare, deve essere approvata con testo identico in almeno cinque consigli regionali. Dopo il panico scatenato ieri da Silvio Berlusconi che ha dato indicazione ai suoi consiglieri di astenersi, questa mattina gli sherpa delle due forze si sono messi al lavoro per evitare la frattura. Una sintesi è stata trovata in tarda mattinata e prevede che gli esponenti di Forza Italia abbiano libertà di voto in aula a patto che le tre forze della coalizione sottoscrivano e approvino un ordine del giorno in cui si richiami il valore di una legge elettorale maggioritaria, l’introduzione del presidenzialismo, ma senza escludere una quota proporzionale.

Poco più di una dichiarazione d’intenti, in nessun modo vincolante né a livello locale né nazionale, dove peraltro la maggioranza oggi è di un altro colore politico. Una soluzione indotta da uno stato di necessità, in particolare dalla Lombardia, regione nella quale i consiglieri azzurri avrebbero comunque votato a favore del provvedimento leghista a costo di disattendere le indicazioni di Arcore. Uno smacco che Berlusconi ha voluto evitare, consigliato dai più stretti collaboratori, soluzione cui ha lavorato alacremente lo stesso governatore piemontese Alberto Cirio (che questa mattina non si è recato in aula per evitare l’imbarazzo di ammettere la faglia all’interno della sua coalizione). Proprio Cirio è stato tra i principali artefici del compromesso.

Sarà compito dei capigruppo stendere l’ordine del giorno da presentare in Aula. A quel punto anche Forza Italia potrà votare a favore, Cirio in primis che prima chiude questa partita meglio sta. Al via la discussione generale, la maggioranza è pronta al contingentamento dei tempi per rispettare la deadline del 30 settembre imposta da Matteo Salvini.

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