Ricca & Zambon

Dicono che… la designazione di Francesco Zambon alla presidenza di Finpiemonte Partecipazioni stia agitando gli stati maggiori del centrodestra. La nomina dell’ex manager Moody’s, fortemente voluta dall’assessore Fabrizio Ricca e avallata dal presidente Alberto Cirio, è infatti avvenuta “fuori sacco”, ovvero senza rispettare le indicazioni dei partiti della coalizione. Se Fratelli d’Italia mastica amaro per l’esclusione di Agostino Ghiglia e Forza Italia lamenta di non essere stata informata, è nel partito di Ricca – la Lega – che si registrano le voci più critiche, manifestando nervosismo verso l’azione giudicata troppo autonoma del loro giovane esponente torinese. Piazzando al vertice di una delle più importanti società regionali un amico – pressoché sconosciuto negli ambienti economici della città e a malapena ricordato in Comune soprattutto per il suo abbigliarsi da “uomo della City” – Ricca aumenta considerevolmente il proprio peso all’interno del partito. Cosa che piace assai poco da altre parti del Piemonte leghista.

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