PALAZZO CIVICO

Inquisizione a Cinquestelle: "Bezzon ammetta le sue colpe"

Colti in contropiede dal reintegro del comandante dei civich di Torino, i grillini ora pretendono il suo autodafè: senza una pubblica ammenda impossibile instaurare un nuovo clima di fiducia. Così tutto si risolve in una farsa grottesca

La situazione è grave, ma guai a prenderla sul serio. Accade a Torino che dopo le dimissioni di un comandante dei civich Emiliano Bezzon, in seguito al pasticcio dell’amministrazione sulla sperimentazione dei monopattini e lo scontro con l’assessore alla Viabilità Maria Lapietra e tutta la maggioranza del M5s, lo stesso numero uno dei civich torna sui suoi passi e chiede a Chiara Appendino di respingerle. Lei accetta di buon grado e in un siparietto che sembrava preparato ad arte gli ridà il benvenuto a bordo nell’incredulità generale della platea accorsa al teatro Astra per il 228° anniversario del corpo. Ma mentre una crisi che ha tenuto bloccato Palazzo Civico per quasi un mese pare volgere verso un epilogo favorevole ecco il colpo di scena che rimette tutto il discussione: “Le decisioni vanno portate fino in fondo” tuona in una nota serale la capogruppo Valentina Sganga, per provare a tenere a bada i suoi furiosi colleghi. “Non eravamo informati di quello che sarebbe successo questa mattina durante un evento importante, prendiamo atto della risposta sul palco della sindaca, ma ribadiamo quanto abbiamo già detto più volte, anche in Sala Rossa. Il suo atteggiamento (di Bezzon ndr) sulla sperimentazione dei monopattini è stato miope e non condivisibile, con le sue prese di posizione pubbliche ha screditato il lavoro della prima cittadina e della giunta e messo in dubbio una delle linee guida di questa maggioranza, cioè il sostegno alla mobilità sostenibile e alternativa all’auto privata”. In realtà Bezzon aveva contestato le procedure amministrative non certo le linee politiche della giunta di cui lui è esecutore, come gli altri funzionari e dirigenti pubblici.

Ma i Cinquestelle non ci stanno e in perfetto stile Inquisizione chiedono il suo autodafé: “Appendino, che ha l’autorità di respingere le dimissioni visto la natura fiduciaria del rapporto con il comandante della polizia municipale, ha deciso di aderire a questa richiesta, ma se Bezzon non ammette di aver sbagliato, cosa di cui noi saremo contenti, non capiamo come possa instaurarsi quel clima di fiducia e collaborazione che secondo la sindaca è necessario per ripartire”. Così il tutto si trasforma in farsa grottesca.

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