REGIONE

Cirio: "Meno tasse per tutti"

Sconto dell'Irap per le imprese che si trasferiscono in Piemonte e niente bollo sulle auto Euro 6. "Il taglio più significativo degli ultimi 10 anni", gongola il governatore in perfetto stile berlusconiano

Meno tasse per tutti. Un Alberto Cirio, almeno in questo frangente, in perfetto stile berlusconiano, annuncia trionfale “il taglio delle tasse più significativo degli ultimi 10 anni”. Ridurre la pressione fiscale verso i cittadini e le aziende piemontesi:questo  è l’obiettivo della Giunta regionale che nella Legge di Stabilità 2020 ha introdotto due misure specifiche che riguardano il bollo auto e l’Irap per le imprese.

A partire dal prossimo anno, tutti i possessori di un veicolo Euro 0,1,2 che acquisteranno un’auto Euro 6 (sotto i 100 kW) potranno beneficiare dell’esenzione sul bollo per tre anni. Alla misura potranno accedere oltre 500 mila cittadini piemontesi. In Piemonte sono circa 223 mila i veicoli in classe Euro 0 (7,6%), 58 mila gli Euro 1 (2%) e 237 mila gli Euro 2 (8,1%): circa il 18% del totale dei veicoli circolanti sul territorio regionale. L’introito fiscale complessivo derivante dal bollo è di circa 450 milioni di euro all’anno. 165 euro è il valore medio pagato dai piemontesi per la tassa.

La seconda misura riguarda la riduzione dell’Irap, per cinque anni, per le imprese di nuova costituzione in Piemonte o che trasferiscono un insediamento produttivo sul territorio regionale, o per quelle che assumono o stabilizzano il personale. Lo sgravio introdotto è dello 0,92%, che corrisponde fino a 1/3 del valore dell’aliquota (attestata oggi in media al 3,9%). In particolare, per le imprese che trasferiranno in Piemonte la propria attività produttiva l’agevolazione si tradurrà in un risparmio complessivo medio, nei cinque anni, di 6 mila euro per quelle con meno di 50 addetti, oltre 30 mila euro per le aziende da 50 a 250 dipendenti e quasi 100 mila euro per quelle con oltre 250 addetti. Per le nuove imprese, invece, lo sgravio medio complessivo sarà di 1800 euro per quelle  con meno di 50 dipendenti, oltre 90 mila euro da 50 a 250 e 150 mila euro per quelle sopra i 250 addetti. Sgravio sull’Irap fino a 40 mila euro anche per le aziende che fanno nuove assunzioni o stabilizzano contratti di lavoro, passando da tempo determinato, apprendistato, garanzia giovani e alternanza scuola-lavoro a un contratto a tempo indeterminato.

Il documento approvato riguarda le disposizioni per la formazione del bilancio annuale di previsione 2020 e verrà sottoposto all’esame del Consiglio regionale. “È la prima volta che in Regione viene usato uno strumento come la Legge di Stabilità – spiega il governatore –. Una scelta che abbiamo fatto per programmare meglio la gestione delle risorse in un quadro di chiarezza politica, definendo le linee guida per la redazione del bilancio”.

Nel corso della conferenza stampa, affiancato dai tre capigruppo di maggioranza – Alberto Preioni (Lega), Maurizio Marrone (Fratelli d’Italia), Paolo Ruzzola (Forza Italia) –, il governatore è ritornato sulla questione delle borse di studio, annunciando anche su questo tema un’importante novità. “Giunta e maggioranza, per la prima volta, hanno inserito  nell’assestamento una norma che prevede l’obbligatorietà delle spese per le borse di studio”. Una decisione, ha continuato il governatore, presa anche ascoltando le proposte delle minoranze, che avevano male interpretato le intenzioni del centrodestra, che “non ha mai voluto tagliare i fondi al diritto di studio". Pur ricordando il contributo delle opposizioni, però, Cirio tiene comunque a rivendicare la titolarità della disposizione, affermando che nel bilancio che la precedente amministrazione aveva approvato  “i soldi non c’erano”. La vicinanza (anche fisica) di Marrone si fa sentire quando il governatore annuncia  di voler “rivedere i criteri di assegnazione delle borse di studio”,  orientamento che dovrebbe trovare un terreno più morbido rispetto a qualche settimana fa, dal momento che “a breve subentreranno i nuovi vertici di Edisu”.

Dopo aver denunciato che il Governo non ha dichiarato lo stato di emergenza per gli eventi atmosferici che hanno colpito il Piemonte da giugno ad agosto, il presidente si è lanciato in un nuovo annuncio: “Abbiamo trovato 2 milioni e mezzo per i comuni danneggiati.

Seduto alla sua sinistra, Marrone ha rivendicato la “discontinuità” e la “grande sensibilità sociale” dimostrate dalla giunta e dalla maggioranza sulle scelte economiche e sociali,  su cui invita la sinistra “a prendere appunti” e ha promesso risorse per 4 milioni per l’edilizia e agibilità scolastica a partire dal 2020, fondi aumentati grazie a un emendamento di Fratelli d’Italia “per evitare di abbandonare le piccole realtà montane”, ricordando che per il suo movimento (contestato proprio sulle borse di studio) “il diritto allo studio è importante tanto a livello universitario quanto alle scuole elementari”.

Si è unito alla soddisfazione generale il forzista Ruzzola, che ha dichiarato: “Non abbiamo dimenticato le promesse fatte ai piemontesi e abbiamo scelto di porre al centro della legge di stabilità famiglie, imprese e ambiente, diversamente da quanto stanno facendo sia il Comune di Torino  sia il Governo, che continuano a imporre nuove tasse”.

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