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Mattarella fuori da Palazzo Lascaris

Nella discussione sul Crocifisso si scopre che in aula manca la foto del Capo dello Stato. "Ci adegueremo a norma di legge" assicura a verbale il presidente Allasia, ma non c'è nessun obbligo e dai suoi uffici rettificano. Non se ne fa nulla

Dopo un’intera giornata a discorrere in Consiglio regionale di Crocifisso, tra fede e storia, religione e filosofia, radici cristiane e stato laico, maggioranza e opposizione hanno un sussulto quando a prendere la parola è il presidente Stefano Allasia. Dallo scranno più alto del parlamentino piemontese schiarisce la voce e annuncia, con incedere periclitante: “È stato fatto riferimento indubbiamente a una citazione della possibilità di mettere la fotografia di Sergio Mattarella che ahimè, purtroppo, insediandoci il 1° luglio abbiamo notato che mancava perciò per legge sarà messa, ma perché può essere anche un piacere non è solo questione di legge” e poi, letterale, “perché necessita… ci sono delle leggi nazionali che non possiamo fino ad oggi non guardiamo il motivo del perché e percome non è stato fatto però dobbiamo ristabilire questa legislatura mi sembra che questa maggioranza abbia necessità di ristabilire un attimo l’ordine delle questioni”. Tutto chiaro? A quanto pare no. Perché dopo pochi minuti, a seduta ormai conclusa, arriva la smentita degli uffici di Allasia: “Non esiste alcuna legge” e quindi “per ora non se ne fa nulla”. Mattarella, assieme alla consecutio temporum, resta fuori da Palazzo Lascaris.

Per quanto riguarda il Crocifisso il dibattito continua e nella prossima seduta si dovrebbe andare al voto: tutti (o quasi) d’accordo a farsi accompagnare da Gesù nel proprio cammino, con la richiesta da parte delle opposizioni di non strumentalizzare un simbolo universale e patrimonio di un’intera civiltà, quella occidentale. E Maurizio Marrone, capogruppo di Fratelli d’Italia, accoglie la proposta avanzata dal M5s, di affiggere anche l’immagine di altri due simboli nazionali, come i giudici antimafia Falcone e Borsellino, nella sala Morando, dove si riunirà, quando sarà costituita, la commissione per la Legalità.

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