Giovannino, Viale rischia il posto

Il ginecologo radicale dovrà presentarsi il 16 dicembre di fronte alla Commissione disciplinare della Città della Salute. Colpevole di aver espresso un'opinione piuttosto controversa sul caso del bimbo malato di ittiosi arlecchino e abbandonato dai genitori. "Sono sereno"

Rischia il licenziamento Silvio Viale – ginecologo al Sant’Anna e tra i più conosciuti dirigenti dei Radicali di Torino – dopo i suoi post su Giovannino, il bimbo affetto da una rarissima e incurabile malattia della pelle (la ittiosi arlecchino), abbandonato dai genitori subito dopo la nascita: per lui, secondo Viale, sarebbe stato “meglio non sopravvivere”. Un intervento nel quale il medico, tra i pionieri dell’introduzione della pillola abortiva Ru486 in Italia, ha sostenuto le ragioni della mamma e del papà che a fronte della condizione clinica del figlio hanno deciso di non riconoscerlo. “Comprendo perfettamente la loro scelta. Chiunque di noi dovrebbe cercare di identificarsi con i genitori” aveva affermato Viale mentre i social avevano già espresso sentenze senz’appello di colpevolezza per la coppia.

Ora per via di quei post, che scatenarono la polemica, tra gli altri, con Maurizio Marrone, capogruppo di Fratelli d’Italia in Regione, l’esponente radicale dovrà difendersi da un procedimento disciplinare aperto dal dipartimento di Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale in cui lavora: “Il 16 dicembre sono convocato dalla Commissione disciplinare della Città della Salute – racconta –. Sono intervenuto su un caso in cui si stavano colpevolizzando i genitori e ho cercato di fare chiarezza usando i toni politici attuali”. Viale si dice “tranquillo e fiducioso” perché “rivendico il diritto di parlare come cittadino e con le competenze che ho acquisito nel mio lavoro. Chiedo all’Ordine dei medici di tutelarmi: non mi si può negare di intervenire in un dibattito pubblico”. Viale inoltre si dichiara estraneo alla fuga di notizie che ha portato Giovannino sulle pagine di tutti i media.