STRENNA

Il mondo è davvero una favola

Nel nuovo libro Vito Foschi parla di valori quali il coraggio, la libertà, il sacrificio, il rispetto, la responsabilità, il senso del lavoro. Racconti per piccini ma con un insegnamento anche per i grandi

Quattro anni dopo l’edizione digitale pubblicata da Leolibri, da qualche giorno è disponibile su Amazon la versione cartacea de Il papà racconta, la raccolta di favole scritte da Vito Foschi. Ingegnere e consulente informatico, esperto di politica ed economia e dal 2016 autore della rubrica settimanale “Cose (E)inaudite” sullo Spiffero, lo scrittore (e padre del piccolo Carlo) ha voluto regalare ai suoi lettori dodici “favole per piccini e non più piccini”, come recita il sottotitolo in copertina.

Un libro senza dubbio a misura di bambino: ogni favola è stata infatti scritta con caratteri piuttosto grandi, così da rendere la lettura più agevole anche ai più “piccini”. Inoltre, per dare uno sfondo vivace al racconto, le 72 pagine sono arricchite da diversi disegni del figlio Carlo, che nella dedica viene indicato come “ispiratore del libro”. È un libro per bambini? Anche, ma non solo. Come suggerisce il titolo, infatti, si tratta di un’opera che consente anche agli adulti di immergersi nel mondo immaginato dall’autore. Un mondo popolato dalle tradizionali creature del mondo fiabesco ma anche da animali più familiari. Tuttavia, fra gli abitanti delle favole compaiono anche molti esseri umani, impegnati nella vita quotidiana e, soprattutto, nel lavoro: “Così accanto a re e regine, draghi e tutto l’armamentario fiabesco – spiega Foschi – troviamo fabbri, pescatori, carbonai e minatori”. Accanto alle solite principesse chiuse nei castelli dorati, l'autore riesce a ritrarre un mondo – quello del lavoro – tutt'altro che ricorrente nelle fiabe per l'infanzia. Dopotutto Foschi ha già pubblicato alcuni saggi di politica ed economia, come Lo Stato Liquido e Anche l’economia è un’opinione, entrambi apparsi nella collana “Fuori dal coro” del Giornale. Di conseguenza, l’autore dimostra di saper ben conciliare l’atmosfera fiabesca con una realtà più attuale e concreta.

“Saggezza”, è il leitmotiv che accompagna il lettore lungo l’intera raccolta. “Non sono semplici racconti per intrattenere – spiega Foschi – ma mutuando dalla tradizione hanno uno scopo educativo e la trasmissione di alcuni valori quali il coraggio, la libertà, il sacrificio, il rispetto, la responsabilità, il senso del lavoro”. Il lavoro assume infatti un ruolo fondamentale e imprescindibile nella società fiabesca descritta da Foschi. Chi lavora bene è felice: “Un lavoro ben fatto è un dono per gli occhi e per il cuore ed un’offerta a Dio”, afferma il protagonista di una delle fiabe intitolata, per l'appunto, “Il fabbro felice”. E nel corso dell’ultimo racconto, un principino capriccioso tratta con arroganza i propri sudditi, giungendo persino a sottrarre la palla a una bambina povera. E Foschi, con un occhio alla favola e l’altro ai saggi di economia, chiosa: “Neanche un principe, per quanto potente possa essere, può disporre dei beni privati dei propri sudditi”. C’era una volta... John Locke.

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