OPERE & OMISSIONI

Sbloccata la Città della Salute

Licenziato in Commissione il disegno di legge che garantisce la copertura finanziaria per l'opera novarese. La valutazione di cassa depositi e prestiti è in arrivo, ma non è vincolante. Ora il provvedimento passa all'Aula

La Commissione Sanità del Consiglio regionale ha approvato il disegno di legge sulla Città della salute e della scienza di Novara. Il parto è stato piuttosto travagliato, ma dopo mesi di stop and go, il testo è pronto per la definitiva approvazione in Aula. “Oggi in Commissione abbiamo espresso parere favorevole ad un emendamento proposto dalla Giunta, che aumenta la disponibilità di risorse da 20 a 23 milioni di euro per pagare i canoni, così da ridurre il numero di questi ultimi da 26 a 18 rate, ed abbassare la quota di interessi, al fine di poter apprezzare un eventuale risparmio di oneri finanziari”, spiegano i consiglieri regionali novaresi della Lega Riccardo Lanzo, Letizia Nicotra e Federico Perugini.

L’assessore alla Sanità Luigi Icardi, che non ha mai nascosto le proprie riserve sul procedimento di project financing adottato per la realizzazione della struttura, ha assicurato che la valutazione di Cassa Depositi e Prestiti sul Piano Economico Finanziario, ai fini della verifica e conferma della congruità e ragionevolezza delle modalità di finanziamento in relazione alle correnti condizioni di mercato per operazioni comparabili, sarà disponibile prima del dibattito in aula, senza peraltro rappresentare un vincolo al licenziamento della legge.

“Abbiamo respinto la proposta del Movimento 5 Stelle di togliere il carattere di urgenza alla proposta – concludono Lanzo, Nicotra e Perugini – che invece per noi rimane tale, infatti non è più possibile non rendere disponibile lo strumento normativo indispensabile all’avvio di un’opera di edilizia sanitaria fondamentale non solo per il Piemonte Orientale, ma per tutta la Regione e per tutti i nostri concittadini, che si aspettano efficienza e qualità sanitaria per le proprie cure”.

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