REGIONE

Centrodestra in fibrillazione,
guerriglia di Fratelli d'Italia 

Dal rimpasto al "caso Songa" a Novara, tensioni nella maggioranza regionale. FdI lancia segnali chiari e un messaggio: "Senza di noi non si va avanti". Ora Cirio batta un colpo. Intanto slitta a fine mese la discussione sull'autonomia

Per ora sono solo segnali, avvertimenti. Il classico avviso ai naviganti. Fratelli d’Italia non ha intenzione di farsi mettere all’angolo dalla Lega e mentre a livello nazionale cresce la tensione tra i due principali azionisti del centrodestra, anche a Palazzo Lascaris la maggioranza sta andando in fibrillazione. All’ormai arcinota questione del rimpasto ora si è aggiunto anche il “caso” su Luigi Songa, il presidente dell’Atc del Piemonte Nord (nominato in quota FdI) di cui ieri Alberto Cirio e il presidente del Consiglio Stefano Allasia hanno chiesto formalmente un passo indietro, colpevole di aver messo in imbarazzo Regione e maggioranza con i cimeli del Ventennio esposti nel suo ufficio.

La Lega fa resistenza sull’assessorato rimasto vacante dopo l’arresto di Roberto Rosso? Chiede la testa del presidente di Atc? “Noi dimostreremo che il nostro contributo a questa maggioranza è fondamentale” è la linea concordata tra i vertici del partito regionale e il capogruppo Maurizio Marrone. In che altro modo leggere il mancato voto di FdI ad alcuni emendamenti sulla Città della Salute di Novara? Che il partito di Giorgia Meloni non abbia nulla contro il superospedale è cosa nota e lo dimostra il fatto che sul dispositivo generale i suoi rappresentanti hanno garantito il via libera. Intanto, però, durante la discussione e la votazione degli emendamenti il numero legale lo ha tenuto in piedi il Pd, come non ha mancato di sottolineare nel suo intervento il capogruppo Domenico Ravetti. E pure in apertura di seduta il ritardo di mezz’ora per l’assenza del numero legale era dovuto alla mancata firma di presenza dei consiglieri di Fratelli d’Italia. Segnali che “senza di noi non si va avanti”.

La tensione è cresciuta durante tutta la mattinata. Marrone ha chiesto la convocazione di una riunione "volante" dei capigruppo per concordare con gli alleati l’ordine dei lavori: in quella sede ha ottenuto il rinvio del ddl sui servizi cimiteriali presentato dall’assessore Luigi Icardi ed è probabile che passi in cavalleria anche la discussione sull’autonomia – cara alla Lega – col rischio di farla slittare a fine mese visto che la prossima settimana non ci sarà Consiglio per lasciar spazio alla discussione del bilancio previsionale in commissione. Così la maggioranza rischia l’impasse. Anche la polemica su Songa, secondo spifferi da Palazzo Lascaris, potrebbe essere stata cavalcata ad arte da una parte della maggioranza per fiaccare l’alleato e non è detto che alla fine non si riveli un ballon d’essai. Fratelli d’Italia si limiterà a una difesa d’ufficio, lui non sembra intenzionato a dimettersi. Se Lega e Forza Italia vorranno sfiduciarlo dovranno farlo attraverso i loro esponenti in consiglio di amministrazione. Cirio batta un colpo.

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