Il vizio di Songa

Dicono che… Luigi Songa al massimo possa perdere il pelo ma non il vizio. L’esponente di Fratelli d’Italia, travolto dalle polemiche per aver addobbato il suo ufficio di presidente dell’Atc Piemonte Nord con cimeli del periodo fascista, torna a ostentare le sue simpatie per il Ventennio. Lo fa pubblicando sulla sua pagina Fb la foto di uno di quegli stendardi con l’arcobaleno che in questi giorni molti hanno voluto appendere ai balconi per inneggiare alla guerra contro il Coronavirus. Un lenzuolo con una scritta a dire il vero un tantino singolare: “Vincere e vinceremo”, ovvero il celebre motto fascista pronunciato da Mussolini per la prima volta nella dichiarazione di guerra del 10 giugno 1940. “Io piuttosto dell’arcobaleno uso il tricolore – scrive Songa – ma questo merita una menzione”.

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