Intesa sospende dividendo, avanti con Ops su Ubi 

Intesa Sanpaolo accoglie la raccomandazione della Bce e sospende il pagamento del dividendo del 2019 mentre conferma che andrà avanti con l’offerta pubblica di scambio volontaria totalitaria su Ubi Banca. Una operazione che, in questa fase, assume una “maggiore valenza strategica e rappresenta per Ubi una prospettiva ancor più rilevante”, afferma Carlo Messina, ceo di Intesa Sanpaolo. La sospensione del pagamento del dividendo (circa 3,4 miliardi di euro, ndr), originariamente all’ordine del giorno dell’assemblea del 27 aprile, porterà a un ulteriore rafforzamento patrimoniale della banca, con il coefficiente Cet1 che passerà dal 14,1% (superiore di circa 4,6 punti percentuali rispetto ai requisiti) al 15,2%. La sospensione del pagamento del dividendo è stata decisa anche da Banco Bpm e da Ubi. Per la banca guidata da Victor Massiah è la prima volta “nella ultracentenaria storia di Ubi – si rileva – che il pagamento del dividendo viene sospeso”. I tre gli istituti di credito valuteranno dopo il primo ottobre se ci saranno le condizioni per convocare una nuova assemblea che dovrà dare il via libera alla distribuzione della cedola. Il capo della vigilanza bancaria della Bce, Andrea Enria, si aspetta che tutte le “banche si allineino alla raccomandazione che abbiamo emesso”. Ma “se decidessero di non adeguarsi decideremo se prendere altre misure” e “possiamo anche prendere misure legalmente vincolanti”. Enria si è detto anche “contento di aver visto che gli istituti di credito hanno reagito in modo molto positivo” alla richiesta di non remunerare i soci in quanto si tratta di “un passo importante anche per la loro reputazione, per mostrare responsabilità d’impresa in tempi difficili per la nostra economia”.

Nonostante il momento di incertezza economica, procede senza tentennamenti l’operazione di Intesa nei confronti di Ubi. La banca guidata da Messina porterà nell’assemblea straordinaria del 27 aprile la proposta di conferire una delega al board per l’aumento di capitale a servizio dell’offerta per Ubi. Elevata patrimonializzazione, robusta copertura dei crediti deteriorati, dimensione e capacità di investimento hanno “ora più valore che in tempi normali”, spiega Messina. La creazione di una banca in grado di offrire “un solido supporto all’economia reale e sociale – conclude – rappresenta un rafforzamento del Paese”.

La decisione è condivisa da Francesco Profumo, presidente della Compagnia di San Paolo, azionista di Intesa Sanpaolo con il 6,79%, secondo il quale si deve “perseguire la strada intrapresa”. Per far fronte alla crisi innescata dal coronavirus, Intesa Sanpaolo ha messo in campo una serie di iniziative, tra cui 15 miliardi di nuovo credito per le imprese, un plafond di 2 miliardi per le aziende associate a Confcommercio e 100 milioni per le priorità sanitarie. Carlo Messina e 21 top manager del gruppo, inoltre, doneranno complessivamente 6 milioni di euro per iniziative sanitarie legate all’emergenza.

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