OPERE & OMISSIONI

"Subito i commissari per le opere", Cirio incalza la ministra De Micheli

Completamento dell'Asti-Cuneo, Pedemontana, lavori collegati alla Tav: per far partire i cantieri si aspettano le decisioni del Governo. La Regione ribadisce la necessità di "regole e poteri speciali" per affrontare la situazione d'emergenza

“Cara ministra si sbrighi a nominare i commissari altrimenti i cantieri non partono”. Il Piemonte, con il suo governatore Alberto Cirio e l’assessore alle Infrastrutture Marco Gabusi dà la sveglia a Paolo De Micheli. È pur vero che c’è stata l’emergenza Coronavirus e pure le settimane di lockdown, ma proprio perché serve ripartire con forza meglio non ricadere in ritardi che già hanno segnato le grandi opere in Piemonte, quando il Covid nessuno sapeva cosa fosse.

“I nostri cantieri sono pronti per riprendere a lavorare in sicurezza e dare al territorio il loro contributo di sviluppo nella realizzazione di piccole e grandi opere” scrivono Cirio e Gabusi alla ministra, alla quale fanno presente che a questo punto “è indispensabile un suo intervento nella nomina dei commissari per le grandi opere annunciato a marzo”. E visto che di annunci dal Mit ne sono stati fatti tanti e tanti hanno dovuto aspettare mesi e mesi per una loro traduzione in pratica (basta ricordare un altro commissario, quello per il Terzo Valico) dalla Regione si rammentano le tre opere strategiche su cui intervenire in fretta: “Il completamento dell’autostrada Asti-Cuneo, la realizzazione della Pedemontana piemontese e le opere di compensazione sulla Tav”.

Governatore e assessore ribadiscono quel che è già stato detto in più di un’occasione e che è stato pure oggetto di qualche polemica, come quella con il ministro per gli Affari Regionali Francesco Boccia, ovvero la necessità di “regole e poteri speciali”.

Sono indispensabili, spiega ancora una volta Cirio, “per poter realizzare le opere in tempi immediati”. E semmai si profilasse all’orizzonte del dicastero di piazza di Porta Pia qualche altro ritardo, pur sempre giusificato da riflessioni, il governatore nella lettera si fa ancora più esplicito: “La pazienza che i piemontesi hanno dimostrato in tutti questi anni è ormai finita. Come abbiamo già segnalato, vorremmo che le regole del ponte Morandi venissero attuate anche per queste tre grandi infrastrutture”. E per sovrappiù alla De Micheli ricorda pure che questa posizione “è stata condivisa recentemente anche dal suo collega di Governo, il ministro Patuanelli”.

Urgono quindi i commissari, “per consentire di procedere da subito con i lavori già approvati e finanziati e di cui il territorio ha grandissimo bisogno, ormai da troppi anni”. I tempi per le nomine da parte della ministra, chiede la Regione, devono essere “rapidissimi”. Speriamo.

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