EMERGENZA SANITARIA

Allerta sugli stagionali dei campi, preoccupano i positivi "importati"

Il governatore Cirio chiede a sindaci e prefetti del territorio di intensificare il controllo dei flussi provenienti dall'estero di manodopera destinata al settore agricolo. In Piemonte il livello di rischio è sceso da moderato a basso. Sotto la soglia anche l'Rt

Il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio ha scritto una lettera ai sindaci e ai prefetti del territorio per chiedere una intensificazione del controllo dei flussi provenienti dall’estero di lavoratori stagionali destinati al settore agricolo. “In prossimità dell’apertura della stagione della vendemmia e della raccolta – si legge in una nota – come ogni anno i coltivatori piemontesi avranno la necessità di avvalersi dell’aiuto fornito dalla manodopera dall’estero. Alcuni dei paesi da cui proviene normalmente il personale bracciante sono in questa fase particolarmente attenzionati per la loro situazione epidemiologica, in particolare i paesi dell'Est”.  E ancora “data la potenziale criticità che tali flussi di lavoratori possono rappresentare per il contenimento della pandemia, è necessaria da parte di tutti la massima collaborazione per presidiare, prevenire e individuare in modo tempestivo eventuali soggetti positivi al Covid, collaborando e scambiando informazioni anche con le cooperative e con tutti i soggetti coinvolti nella gestione del personale estero impiegato in agricoltura”.

Intanto nel Report 14 di monitoraggio della Fase 2 del Ministero della Salute, il livello di rischio per il Piemonte è sceso da “moderato” a “basso”. Sotto la soglia anche il valore Rt ora a quota 0,73. In particolare, dei 208 nuovi casi dell’ultima relazione, 58 sono sintomatici e 83 importati (di cui 24 sintomatici). Dei 83 casi importati, tre arrivano da altre regioni italiane e 80 dall’estero.

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