LAVORO & OCCUPAZIONE

In Piemonte soltanto 1.936 assunti,
il flop del Reddito di cittadinanza

I dati dell'assessorato regionale decretano il fallimento di una "misura di stampo esclusivamente assistenzialista". Pochi ottengono un contratto e ancor meno a tempo indeterminato. Occorre puntare sulle politiche attive, in particolare sull'orientamento e sulla formazione

In un anno  in Piemonte  su una platea di 61.972 “notificati Mlps”, ovvero beneficiari facenti parte degli elenchi che Anpal ha notificato alle Regioni in qualità di soggetti trattabili dai Centri per l’Impiego, soltanto 8.009 hanno attivato un contratto di cui 1.936 a tempo indeterminato. A rilevarlo l’assessore regionale al Lavoro, Elena Chiorino, per la quale i dati sono “la prova del flop del puro assistenzialismo al quale vanno invece contrapposte politiche attive, efficaci ed in grado di far incrociare davvero la curva della domanda e quella dell’offerta, creando occupazione”. Numeri impietosi che decretano il fallimento di un approccio “di stampo assistenzialista che, a fronte di un impegno economico imponente, produce risultati modesti e potrebbe anche favorire il lavoro in nero”, ribadisce l’esponente della giunta Cirio sottolineando che i Centri per l’Impiego, gestiti da Agenzia Piemonte Lavoro e recentemente rafforzati con un progetto di nuove assunzioni, sono stati in grado di convocare per il primo appuntamento 49.637 persone, 26.720 delle quali hanno sottoscritto il cosiddetto “Pds” ovvero l'impegno nella ricerca del lavoro e di questi  12.463 sono già stati convocati per il secondo colloquio.

print_icon