ALTA TENSIONE

Cirio come Moro, manifesti choc

Volantini affissi a Torino nei dintorni del centro sociale Askatasuna. Ritraggono il presidente della Regione Piemonte in un fotomontaggio al posto dello statista democristiano durante il sequestro delle Brigate Rosse. Condanna unanime

Il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio raffigurato in un fotomontaggio come lo statista Aldo Moro, rapito e ucciso 42 anni fa: il volto del governatore a coprire quello del politico della Dc nell’immagine tristemente celebre che lo ritrae durante la prigionia, con la scritta Brigate Rosse e la stella a cinque punte sullo sfondo. I volantini sono comparsi oggi sui muri attorno al centro sociale Askatasuna di Torino. Sotto il manifesto anche la scritta “I cosplayer che vogliamo”, un riferimento ai manga giapponesi, in cui si indossa il costume di un personaggio dei fumetti o dei videogame interpretandolo. Un gioco tanto idiota quanto pericoloso che evoca il periodo buio degli anni di piombo.

L’infame gesto contro Cirio arriva dopo due episodi altrettanto inquietanti: l’invio di due proiettili al giudice Elena Bonu che ha respinto le richieste di misure alternative per Dana Lauriola, esponente di punta No Tav e militante di Askatasuna, e l’affissione intorno al Palazzo di Giustizia di volantini a firma del sedicente “Nuovo Partito Comunista”, con le foto di rappresentanti delle istituzioni. “La mafia del Tav siede in prefettura, questura, tribunale: smascheriamo la cupola!”, è la scritta sopra le fotografie del questore Giuseppe De Matteis, del prefetto Claudio Palomba, del procuratore generale Francesco Saluzzo, del presidente del tribunale Marco Viglino e di un dirigente di polizia. Gli investigatori non escludono al momento nessuna ipotesi. Neppure quella che i gesti intimidatori siano tra loro collegati. Una concatenazione di fatti che porta Cirio a citare proprio lo statista democristiano: «Qualcuno forse pensa di fermare il Piemonte e i piemontesi con le intimidazioni. Ma, ci ha insegnato Aldo Moro, “La vera libertà si vive faticosamente tra continue insidie”. E la nostra terra va avanti». Unanime la condanna del mondo politico. Dal centrodestra al centrosinistra sono numerosi i messaggi di condanna del gesto e di solidarietà nei confronti del governatore.

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