ISTRUZIONE & INNOVAZIONE

Scuole (poco) digitali, scambio di accuse tra Governo e Regione

L'assessore Marnati denuncia i "troppi ritardi nella realizzazione del piano nazionale per la connettività", proprio alla vigilia della ripresa della didattica on line. Replica Serritella (M5s): "Disinformato, è il Piemonte a essere fermo"

“Troppi ritardi nella realizzazione del piano del Governo per la connettività delle scuole”. A denunciarlo l’assessore all’Innovazione della Regione Piemonte, Matteo Marnati, che, alla vigilia della ripresa della modalità di didattica mista negli istituti superiori, sollecita dunque “una forma di autonomia per gestire la banda ultra larga piemontese”. L’esponente della Giunta Cirio critica il sistema della “centralizzazione della realizzazione dell’infrastruttura della banda ultra larga che non ha funzionato e non funzionerà. L’idea è buona ma la tempistica decisamente no”. Al momento il piano scuole nazionale prevede la connettività a banda ultra larga per 2 mila 791 istituti piemontesi, a fronte di una dotazione finanziaria di 32 milioni di euro, da realizzare nel triennio 2021-2023. “Un tempo troppo lungo – afferma l’assessore – a fronte dell’incalzare della pandemia e mentre quest’ultima dilaga la regia nazionale è inerme. Pertanto chiediamo una forma di autonomia per gestire la banda ultra larga piemontese” ribadisce Marnati secondo il quale “il piano va rivisto, almeno sotto il profilo temporale per garantire l’accelerazione dei cantieri”.

Alle parole di Marnati replica il deputato piemontese del M5s, Davide Serritella, per il quale “l’assessore è poco informato” e lo invita a fare “ciò che deve per i nostri ragazzi” ribaltando proprio sulla Regione almeno parte della responsabilità. “Non sa – si chiede Serritella – che il Comitato per la Banda Ultra Larga ha dato facoltà alle Regioni di agire tramite le proprie società private regionali? Alcune Regioni si sono avvalse di questa facoltà, il Piemonte no”. Quanto alle critiche sulle tempistiche Serritella precisa che “il bando è stato indetto a due settimane dalla pubblicazione del decreto in Gazzetta ufficiale. Essendo una gara europea le tempistiche sono quelle del Codice degli appalti. E tra l’altro – aggiunge – sono previste premialità per concludere prima gli interventi, proprio per stimolare le Regioni ad agire. Ma la Regione Piemonte niente ha fatto. L’assessore farebbe bene a informarsi – conclude Serritella –, impegnarsi e attuare ciò che deve per i nostri ragazzi. E al più presto”.

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