REGIONE PIEMONTE

La Lega sta con Icardi e alza il tiro su Cirio

Campagna social dei giannizzeri di Salvini dopo la bufera che ha investito il loro assessore alla Sanità. Nel mirino finisce il governatore, sospettato di aver diffuso la notizia del viaggio di nozze. E la resa dei conti si avvicina

Rimasta silente nei giorni della bufera, quando la notizia del viaggio di nozze del suo assessore, in piena recrudescenza della pandemia, creava più di un imbarazzo, la Lega ora si schiera a difesa di Luigi Icardi. E lo fa con una campagna social – #irisultatidiIcardi – apparentemente destinata a ristabilire “la verità, al di là delle calunnie e delle strumentalizzazioni” ma in realtà indirizzata al governatore Alberto Cirio. Gli uomini di Matteo Salvini, infatti, ritengono il presidente della Regione il “mandante” politico di un’azione volta a delegittimare il loro esponente di punta della giunta. Anche a costo di trangugiare i bocconi amari (che sono tanti) e passare sopra alle rimostranze (altrettanto numerose) di un rapporto non propriamente sereno con l’inquilino di corso Regina Margherita, accusato di agire con troppa autonomia e, soprattutto, senza fornire adeguate e puntuali informazioni ai compagni di partito sui principali dossier.

“Questa volta Cirio l’ha fatta fuori dal vaso”, è stata la reazione del segretario piemontese Riccardo Molinari, confinato nell’isolamento fiduciario ma in continuo contatto con il capogruppo Alberto Preioni: “È stato lui a far filtrare ai giornali la notizia del viaggio di nozze, altrimenti nessuno se ne sarebbe accorto”, ha ripetuto ai giannizzeri di via Alfieri. Fino a dettare la linea: “Ora rialziamo la testa e facciamogli capire chi comanda”. Ordine prontamente recepito: “Senza la Lega non si governa”, ripete da qualche ora come un pappagallo il buon Preioni.

Il passo successivo è la propaganda sui social “per fornire una puntuale panoramica su quanto è stato realmente raggiunto per contrastare la pandemia – scrive il capogruppo –. Dalle terapie intensive ai laboratori per le analisi dei tamponi fino all’approvvigionamento di dispositivi di protezione individuale per il nostro personale sanitario: fatti che dimostrano quanto il nostro assessore Luigi Icardi si sia speso senza sosta nella battaglia contro il Covid 19. Il resto sono ricostruzioni fantasiose e accuse senza fondamento che, siamo certi, poco interesseranno ai piemontesi, che sui nostri canali social potranno piuttosto farsi una idea oggettiva dei successi che la Regione a trazione Lega ha ottenuto in questi mesi difficili”. Una comunicazione che lascia basiti non solo per le affermazioni alquanto temerarie (chiedere a medici e operatori per la conferma) ma soprattutto per la tempestica: possibile che di questi tempi in cima ai pensieri dei leghisti ci sia l’interesse di bottega e non la salute dei piemontesi?

E Cirio che fa? Incassa e mette la coda tra le gambe? O, come raccontano dal suo entourage, sta preparando una contromossa in grado di rimettere in riga un azionista di maggioranza così tracotante? Staremo a vedere. Intanto, nel parapiglia odierno va registrata un’altra rivendicazione “identitaria” della Lega: a Palazzo Lascaris è stato affisso in aula consiliare il crocifisso donato dall’arcivescovo di Torino Cesare Nosiglia. Ogni giorno ha la sua croce.

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