EMERGENZA SANITARIA

Medici ancora senza vaccino,
"per reclami rivolgersi a Cirio"

La protesta di una dottoressa di Torino dopo l'ennesimo ritardo nella distribuzione degli antinfluenzali viene emulata da molti colleghi. Anche su questo fronte la macchina procede a rilento. Il presidente dell'Ordine Giustetto: "Disagi in tutto il Piemonte"

“Si comunica ai gentili sigg pazienti che le dosi vaccinali per il giorno 12 novembre non sono state consegnate nei tempi previsti dalle Asl/Regione. Vi informerò sulle modalità e la nuova data. Per reclami rivolgersi a Cirio”. È la scritta comparsa ieri mattina davanti a uno dei tanti studi medici di Torino e dell’area metropolitana che ancora attendono la consegna dei vaccini antinfluenzali. Una nuova protesta nei confronti della Regione Piemonte su una questione che resta particolarmente calda in questa nuova emergenza sanitaria scattata con l’inizio di autunno. La campagna antinfluenzale è iniziata lo scorso 26 ottobre ma le dosi, reclamano i farmacisti, arrivano con il contagocce e dunque la consegna ai medici risulta particolarmente difficile e in grande ritardo.

Alla fine della scorsa settimana l’assessore alla Sanità Luigi Icardi aveva annunciato che in due settimane erano già stati vaccinati oltre 318mila cittadini piemontesi rientranti nelle fasce di rischio (over 65 e soggetti fragili) e che i medici di medicina generale avevano ancora a disposizione oltre 170mila dosi e 50mila erano in consegna. Insomma, secondo corso Regina Margherita tutto era sotto controllo ed eventuali disguidi potevano essere dovuti esclusivamente alla “errata programmazione da parte di alcuni medici di medicina generale” riguardo ai tempi della somministrazione. Ne è uscito un putiferio con Roberto Venesia, segretario della Fimmg, il principale sindacato dei medici di medicina generale, che attaccò frontalmente l'assessore e il suo scaricabarile. A distanza di cinque giorni la situazione non è migliorata, anzi.

“Mercoledì sera, quando ho appreso che non avrei ricevuto in tempo le dosi del vaccino, mi sono dovuta attaccare al telefono per dire a tutti gli ottanta pazienti prenotati per il giorno successivo di non venire, ma visto che alcuni non sono riuscita a sentirli direttamente ho deciso di mettere quel cartello” dice la dottoressa che preferisce, però, rimanere anonima “per evitare polemiche e ritorsioni in un momento già abbastanza complicato”. La conferma dei ritardi arriva anche dal presidente dell'Ordine dei Medici Guido Giustetto: “Sono tanti i colleghi nella stessa situazione in tutte le province del Piemonte e non mancano i disagi soprattutto per via della scarsa comunicazione da parte della Regione. Voglio dire: non avremo le dosi questa settimana? Va bene, basterebbe saperlo”. Invece, dalla Regione una volta fatti gli annunci a favore di stampa nessuna comunicazione.

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