ZONA ROSSA

"Troppi assembramenti",
in arrivo un'altra stretta

Cirio allarmato da comportamenti a rischio, pronto a un nuovo giro di vite. Nel mirino piazze e parchi delle grandi città, in particolare Torino. Domani vertice con gli esperti del Dirmei. Mossa per anticipare probabili provvedimenti del Governo

Continuo a vedere troppi assembramenti”. Alberto Cirio lo va ripetendo come un mantra associando gruppi di persone, capannelli e distanze troppo ravvicinate ai numeri che dagli ospedali continuano ad arrivare più che allarmanti. La pur lieve flessione del tempo di raddoppio dei casi positivi passato dai 6,4 giorni del 25 ottobre agli 8,9 dell’ultima rilevazione, così come la riduzione dell’indice di contagio Rt sceso da 2,16 a 1,97, non possono certo far abbassare la guardia, soprattutto di fronte alla continua e crescente pressione sugli ospedali, ormai sempre più vicini alla saturazione. Forte preoccupazione anche per le terapie intensive giacché, come affermato dal coordinatore della rete ospedaliera nell’ambito del DirmeiSergio Livigni, i posti occupati nelle rianimazioni sono già 520 di cui 348 da pazienti Covid e si rende necessario prevederne un aumento fino a circa 700 totali.

Uno scenario di fronte al quale il presidente della Regione sta pensando di adottare misure “ancor più stringenti” per limitare le occasioni di contagio e, soprattutto, per “contrastare quei comportamenti che ancora non sono adeguati alla gravità della situazione”. Nel mirino le grandi città, a partire da Torino, dove si registrano ancora assembramenti in particolare nei parchi e nelle piazze; nei piccoli centri, invece, sarà compito dei sindaci provvedere a intervenire nelle zone considerate critiche.

L’intenzione manifestata dal governatore con gli esperti del Dirmei è quella di fare un punto con loro venerdì pomeriggio, analizzando i dati della settimana, e se il quadro (come probabile) non fornirà evidenti indicatori di miglioramento, assumere decisioni per contrastare i cattivi comportamenti. A quali possibili provvedimenti stia pensando Cirio non è dato sapere, anche se c’è chi osserva come la sua potrebbe essere una mossa per anticipare quelle che non è improbabile possano arrivare dal Governo al termine delle prime due settimane di lockdown (sia pure parziale) nelle zone rosse. 

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