EMERGENZA SANITARIA

L'indice Rt scende sotto l'1,
il Piemonte vede arancione

Lo ha anticipato il presidente della Regione Cirio nella riunione con sindaci e prefetti. Domani il report del ministro Speranza e dell'Istituto superiore di sanità, poi il passaggio di zona. Appendino: "Buona notizia, ma non è un liberi tutti"

L’indice Rt del Piemonte scende sotto l’uno. Il dato che registra la velocità dei contagi, attestato a 0,9, è stato anticipato questa mattina durante la riunione della Conferenza per la sicurezza integrata a cui hanno partecipato sindaci e prefetti di tutte le province oltre a rappresentanti degli enti locali e della Regione, durante la quale il governatore Alberto Cirio ha comunicato i primi numeri del report settimanale del ministero della Salute, trasmessi ieri sera e che saranno validati domani, venerdì, come accade ogni settimana.

“I dati confermano che siamo in regola per diventare zona arancione, venerdì a mezzanotte saranno trascorsi i 14 giorni di consolidamento necessari per passare di zona. Da allora servono due o tre giorni perché il ministro della Salute firmi l’ordinanza”, spiega Cirio. Evoluzione positiva confermata anche dalla sindaca Chiara Appendino: “Speriamo di uscire dalla zona rossa, noi abbiamo visto un Rt che è passato da oltre 2 a una discesa che va sotto l’1. Questo non significa che non si debba essere prudenti, dobbiamo seguire le indicazioni del governo”, ha detto intervenendo alla trasmissione Tagadà su LA7. “Ricordiamoci che il passaggio da zona rossa a zona arancione – ha aggiunto – significa per attività commerciali, come ad esempio gli extra alimentari nei mercati e una serie di attività dell’abbigliamento che hanno sofferto tantissimo, poter finalmente riaprire in sicurezza in un periodo come quello del Natale”. Pur tra mille cautele prevale l’ottimismo: “Quindi seguiamo le indicazioni del governo – ha concluso la sindaca – è evidente che un passaggio in zona arancione non significa un liberi tutti. Significa continuare ad avere un atteggiamento prudente, ma con una serie di attività che tornano a riaprire”.

Un quadro confortante confermato anche dai dati del bollettino di oggi che, a fronte di oltre 22mila tamponi, registra 2.751 nuovi contagi di cui il 42% asintomatici (percentuale in crescita rispetto ai giorni scorsi ed è un buon segno).Continua a diminuire la pressione sugli ospedali: i ricoverati non gravi sono 4.992 (-103 rispetto a ieri) mentre restano invariati a 403 i posti letto occupati nelle terapie intensive. Ancora alto il numero dei morti (un dato che sarà l’ultimo a scendere): 72 quelli registrati nelle ultime ventiquattr’ore.

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