EMERGENZA SANITARIA

Terapie intensive, 160 letti in più: il piano ospedale per ospedale

Troppi ritardi nel piano del commissario Arcuri. La Regione acquista nuove attrezzature. Per la terza ondata saranno disponibili 774 posti di rianimazione e successivamente 1073

Il Piemonte si prepara alla terza ondata del Covid anche e soprattutto sul fronte delle terapie intensive. Come già detto nei giorni scorsi, il non improbabile riacuirsi dei contagi e dei ricoveri nei prossimi mesi non potrà contare sul complesso e in forte ritardi piano predisposto e gestito dal commissario nazionale Domenico Arcuri. Da qui la decisione di aumentare i posti di rianimazione con un acquisto, da parte della Regione, di ulteriori 160 attrezzature che sommate alle 327 postazioni strutturali e ai 287 provvisori porteranno la rete ospedaliera piemontese a una dotazione complessiva di 774 letti di terapia intensiva La scorsa settimana si è conclusa la procedura d’urgenza bandita da Scr, la società di committenza regionale, su mandato del Dirmei per l’acquisto delle attrezzature necessarie ad attivare gli ulteriori 160 letti di rianimazione nei principali ospedali piemontesi.

Intanto oggi è stato comunicata la ripartizione azienda per azienda. Nel dettaglio ecco l’elenco predisposto dal Dirmei. Per la città di Torino: Città della Salute e della Scienza (132), Asl Città di Torino (98), 32 AO Mauriziano (32); per l’area metropolitana: San Luigi (24), Asl To3 (33), Asl To4 (48), Asl To5 (28); per la Provincia di Cuneo: Asl Cn1 (41), Asl Cn2 (26), Santa Croce e Carle (48); per la provincia di Alessandria: Asl Al (48), Aso Santi Antonio e Biagio e Cesare Arrigo (36); Per la provincia di Novara: Maggiore della Carità (48), Asl Novara (24); per la provincia di Vercelli: Asl Vc (32); per il Verbano Cusio Ossola: Asl Vco (28); per Asl Asti 24 e 24 per l’Asl di Biella. Questa la distribuzione dei letti in attesa dei 299 del piano Arcuri per i quali i tempo saranno decisamente più lunghi, poco meno di un anno.

QUI IL PIANO DELLE TERAPIE INTENSIVE

“Sull’incremento dei posti letto di terapia intensiva – osserva l’assessore regionale Luigi Icardi – la sanità regionale ha compiuto uno sforzo gigantesco. Nella prima fase della pandemia ha triplicato le disponibilità, passando da 327 a 614 posti immediatamente attivabili. Ora aggiunge 160 nuovi posti, già in fase di realizzazione, con un investimento di 22 milioni di euro deciso a settembre, prima che diventasse operativo il piano Arcuri, che prevede ulteriori 299 posti”. Complessivamente, il Piemonte potrà contare su un totale di 1.073 posti letto di terapia intensiva, tra strutturali e funzionali. Parallelamente, sempre la Regione ha provveduto ad acquistare le apparecchiature per allestirne ulteriori 120 posti di terapia subintensiva, che si aggiungeranno ai 135 esistenti e ai 305 del piano Arcuri, per un totale di 560 posti letto. A spiegare i criteri con cui sono stati distribuiti i posti di terapia intensiva è Sergio Livigni, coordinatore per l'Unità di Crisi dell'area sanitaria ospedaliera: "Abbiamo individuato i centri hub, gli ospedali con maggiore possibilità di trattare i pazienti ed in grado di trasformare i posti letto disponibili in posti letto strutturali. Abbiamo voluto aumentare i posti letto in terapia intensiva ma anche quelli in sub-intensiva che sono altrettanto importanti per il trattamento dei pazienti”.

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