VERSO IL 2021

Centrosinistra tra primarie (online) e appelli all'unità

Il Pd di Torino potrebbe "scongelare" le consultazioni interne messe in freezer un mese fa per l'emergenza sanitaria. Ma c'è chi lavora per una designazione del candidato sindaco in tempi brevi superando la consultazione. Petizione del mondo civico: "Uniamoci in una sola lista"

Primarie online divise in tre step. È questa l’ipotesi su cui sta lavorando il Partito democratico, assieme alla coalizione, per individuare il candidato sindaco di Torino. A gennaio la raccolta firme, poi il confronto tra i contendenti e infine, a marzo, l’apertura dei gazebo virtuali in cui sarà decretato il vincitore. Giorno più giorno meno, questo appare il percorso tracciato su cui si muoverà il centrosinistra, anche se nelle parole dei maggiorenti l’auspicio resta quello di trovare un accordo – una “sintesi”, come si sente da più parti – che consenta di raggiungere l’obiettivo attraverso una via più breve e meno accidentata.

Un percorso unitario che sembra ispirare anche la galassia civica che in un appello lanciato da alcuni suoi esponenti si invita a dar vita a un’unica lista (LEGGI). “Il centrosinistra torinese ha bisogno di una rappresentanza civica qualificata, univoca e coesa. Chiediamo quindi ai referenti dei movimenti civici che questa casa nasca subito, per costruire un’agenda politica che parta dall’ascolto di quanti si sono sentiti abbandonati dalla politica” si legge nella missiva sottoscritta da un centinaio di personalità torinesi, tra cui l’ex sindaco Valentino Castellani. Tra i promotori l’ex pallavolista e dirigente sportivo Piero Rebaudengo, l’avvocato amministrativista e professore Vittorio Barosio, il docente del Politecnico di Milano Mario Calderini, il sociologo cattolico Franco Garelli, il fondatore dei Subsonica Max Casacci, il manager culturale Paolo Verri e il regista Gabriele Vacis. “Torino merita uno sforzo di unità e di volontà – si legge nell’appello –: una sola lista civica che dia forza al centrosinistra, un raggruppamento che contribuisca a qualificare un progetto politico e che sia capace di avanzare e sostenere una candidatura unitaria in grado di parlare a tutta la città. Non perdiamo tempo. Perché di tempo non ce n’è”.

Mercoledì prossimo il numero uno del Pd torinese Mimmo Carretta farà il punto con gli alleati, ennesimo appuntamento di un calendario che replica stancamente un copione sempre più stantio. Ieri sera, durante il confronto tra i parlamentari dem e i vertici del Pd non sono emerse novità significative: deputati e senatori si sono mantenuti abbottonati limitando gli interventi a un generico apprezzamento per come il partito sta gestendo questa fase complessa. Le diplomazie sono al lavoro.

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