LA SACRA RUOTA

Mirafiori ha retto al lockdown, ma ora la sfida è globale

Grazie alla 500 Elettrica lo stabilimento di Torino è l'unico, della galassia Fca, a crescere in termini di volumi. Ma nel 2019 aveva toccato il fondo. Oltre 2.700 gli addetti impiegati alla fine del 2020. I piani con la nascita di Stellantis nell'analisi della Fim

Grazie al lancio della nuova 500 elettrica e alla salita produttiva iniziata sui due turni dal 26 ottobre, in poco più di tre mesi sono stati superati i volumi del 2019. Quello di Mirafiori è l’unico stabilimento italiano a fare meglio nel 2020 rispetto all’anno precedente, ma questo è anche dovuto al fatto che il sito di Torino (così come quello di Grugliasco) nel 2019 ha ottenuto il peggior dato produttivo dal 2012. È quanto emerge dallo studio della Fim Cisl sull’attività di Fca in Italia nell’ultimo anno prima della fusione con Psa e della nascita di Stellantis. Con la produzione di 19.008 la 500E in tre mesi supera la produzione di 17.695 Maserati in un anno intero.

Questo in termini occupazionali ha determinato uno spostamento verso lo stabilimento di Mirafiori che ha raggiunto i 2766 dipendenti e l’inserimento di circa 270 lavoratori (di cui circa 80 con contratto di formazione e lavoro e il restante in somministrazione a tempo). L’attuale forza produttiva di Grugliasco è di 1.149 lavoratori. Sono stati prodotti circa 11.018 Maserati Levante (-9,8%) e 6.676 Maserati Ghibli e Quattroporte (-3,2%). Sulle Maserati si chiude un anno con circa 1/3 delle produzioni del 2017 (l’anno con i volumi più elevati).

“Se alla ripartenza il 12 gennaio gli ordinativi sulla 500E garantiranno gli attuali livelli produttivi di circa 300 auto al giorno, ci sono buone prospettive in futuro per stabilizzare anche i circa 160 somministrati a tempo determinato con scadenza a fine gennaio” afferma il sindacato nella sua nota.

Prosegue anche la produzione di mascherine, che continua a impiegare a piena occupazione circa 300 persone sui tre turni. A queste attività nel Polo produttivo vanno a aggiungersi le attività di sviluppo e gli investimenti fatti di supporto per il polo elettrico con il Battery hub e Battery lab. Investimenti propedeutici alla produzione anche delle batterie che andranno sulle ibride di Maserati nel 2021. In particolare, per Ghibli e Levante ibrida e anche per le future Maserati Gran Cabrio e Gran Turismo che quando approderanno a Mirafiori, molto probabilmente entro inizio 2022 verranno equipaggiate anche con motori elettrici.

A livello nazionale, negli stabilimenti Fca la produzione di auto ha subito nel 2020 una flessione del 12,4%. Le perdite del primo semestre, pari al 35%, si sono ridotte di un terzo grazie agli incentivi e all’avvio della produzione della 500 Elettrica, delle ibride Jeep Compass, Renegade e Panda e ai veicoli commerciali. Oltre a Mirafiori, sono in crescita le produzioni alla Sevel, a Melfi, Pomigliano. È il quadro delineato dalla Fim Cisl sull’ultimo anno di Fca, prima della fusione con Psa e la nascita di Stellantis. “Nel 2020 – spiega Ferdinando Uliano, segretario nazionale della Fim e responsabile auto -–sono state prodotte, tra auto e furgoni commerciali, 717.636 unità contro le 818.880 del 2019. La riduzione dei volumi è dovuta al duplice effetto della pandemia con il blocco delle produzioni durante il lockdown e alla flessione nella domanda sul mercato italiano ed europeo. Gli investimenti pari a 5,5 miliardi previsti dal piano industriale sono in stato avanzato e verranno completati nel 2021 con il lancio in produzione del Ducato elettrico, i restyling di Compass, Giulia, Stelvio e Ducato; le versioni ibride Mhev di 500x, Compass, Renegade, Levante. In molti stabilimenti non si utilizzano più gli ammortizzatori sociali per cali produttivi: Melfi, Sevel e Polo produttivo di Torino. Anche a Pomigliano l’effetto degli incentivi ha portato a un incremento dei turni nel terzo trimestre, per rispondere alla domanda della Panda ibrida”. 

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