COVID & SCUOLA

Vaccini subito a prof e bidelli

Il governatore del Piemonte Cirio chiede al Governo di anticipare le somministrazioni del siero al personale scolastico per garantire l'attività in sicurezza. I sindacati parlano di "ritardi e occasioni mancate" ed esprimono solidarietà alla protesta degli studenti

“Ho chiesto al Governo di poter anticipare la vaccinazione anti Covid del personale scolastico già in questa prima fase”. È quanto scrive sui social il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio. “Oggi sono ricominciate le lezioni – spiega – e il Piemonte ha messo in piedi un progetto per garantire l’attività didattica e prevenire la nascita di focolai, attraverso tamponi volontari gratuiti rivolti sia al personale docente e non docente che agli studenti delle seconde e terze medie”. “Ma il vaccino – aggiunge - è un’arma fondamentale, per questo desideriamo poter intervenire subito anche sul personale delle scuole, che è stata una delle categorie più colpite dalla seconda ondata del contagio”.

Di “ritardi e occasioni mancate” che “hanno contribuito a far tenere chiuse le porte oggi della scuola secondaria di secondo grado” parlano i sindacati scuola di Cgil, Cisl e Uil del Piemonte: “Il prezzo più alto lo stanno pagando loro, gli adolescenti, i ragazzi e le ragazze dai 14 ai 18 anni. Il loro benessere fisico e psicologico, le ricadute e gli effetti di questi giorni devono essere la prima delle preoccupazioni dell’intera comunità”. Le organizzazioni sindacali di categoria chiedono al prefetto di Torino Claudio Palomba, al presidente della Regione Piemonte Cirio e al direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale, Fabrizio Manca, una serie di informazioni riguardo alla ripresa in sicurezza delle attività scolastiche della regione. “Attraverso la nostra azione sindacale attuale e passata, in costanza rivolta al riavvio della scuola in presenza e in massima sicurezza della scuola di ogni ordine e grado – sostengono in una nota – intendiamo ancora una volta dare tutta la solidarietà e il sostegno alle studentesse e agli studenti della scuola secondaria di secondo grado che stanno chiedendo di tornare a scuola. Il nostro impegno è che ritornino a scuola per lavorare e crescere insieme nelle migliori condizioni possibili e, con fermezza, senza assecondare una facile ricerca di consenso, che rientrino in piena sicurezza”.

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