EMERGENZA SANITARIA

Il Piemonte resta giallo. Per ora

Dopo il weekend in zona arancione la prossima settimana torna una boccata d'ossigeno con negozi aperti, bar e ristoranti in attività fino alle 18. Ma si tratta di una tregua, perché secondo le previsioni la regione virerà presto in zona arancione, con nuove restrizioni

Il Piemonte resterà in zona gialla ancora per una settimana. Il suo Rt è rimasto, seppur di pochissimo, al di sotto dell’1, attestandosi allo 0,93 (intervallo 0,92-0,99). La curva dell’epidemia, però, è in salita negli ultimi giorni e questo desta più di un timore, al punto che tra gli esperti si tende a dare per “molto probabile” un ritorno in arancione alla fine della prossima settimana, quella cioè dal 18 al 22 gennaio, fermo restando che anche il weekend resta arancione: cioè con bar, ristoranti e negozi chiusi, divieto di spostamenti se non per casi di necessità, lavoro o urgenza e coprifuoco dalle 22 alle 5.

Su indicazione della cabina di regia del ministero, il titolare della Sanità Roberto Speranza firmerà nelle prossime ore l’ordinanza nella quale passeranno in arancione cinque regioni: Campania, Emilia-Romagna, Lombardia, Sicilia e Veneto. Salvo il Piemonte, dunque, almeno per il momento.

Una decisione presa sulla base dei nuovi parametri varati per tenere maggiormente sotto controllo i contagi. Per diventare zona arancione basta che l’indice Rt superi l’1 (prima doveva andare oltre l’1,25) mentre si diventa rossi non più a 1,5 ma a 1,25. Inoltre hanno acquisito maggior peso i cosiddetti criteri di incidenza, in particolare quelli  riguardo i ricoveri e il rapporto tra test effettuati e casi positivi.

Ricapitolando: sabato 9 e domenica 10 gennaio il Piemonte, come il resto d’Italia, torna zona arancione. Da lunedì 11 a venerdì 15 è di giallo vestito, ma attenzione perché si tratta di un giallo “rafforzato”, lo stesso già sperimentato durante le festività natalizie che prevede il blocco della mobilità tra le regioni, mentre ci si può spostare liberamente anche tra un Comune e l’altro o tra diverse province. Per valicare i confini regionali bisognerà produrre l'autocertificazione con un valido motivo. Coprifuoco sempre in vigore, ancora dalle 22 alle 5. Bar e ristoranti, gelaterie e pasticcerie possono riaprire, ma fino alle 18, orario dal quale tornerà a essere consentito solo l’asporto (fino alle 22) e la consegna a domicilio. Negozi tutti aperti senza alcuna distinzione fino alle 20 (l’apertura allungata alle 21 era prevista solo per le festività natalizie). Aperti anche i centri commerciali. Alimentari e non, attività di ogni genere osserveranno i normali orari previsti dai comuni in cui si trovano.

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