LOTTA AL COVID

Il Piemonte migliora e vede giallo

Nell'ultima settimana l'indice di contagio Rt è sceso all'1,04, stabili le terapie intensive, diminuiscono i ricoveri negli altri reparti. L'incognita legata al rientro degli studenti delle superiori a scuola

Migliorano i dati dell’epidemia in Piemonte. I focolai sono in calo, le terapie intensive stabili al 27 per cento della saturazione, mentre i ricoveri negli altri reparti dovuti al virus scendono dal 46 al 43 per cento. Insomma, non c’è da sedersi sugli allori ma è il segno che il rigore delle autorità durante le festività natalizie e l’ultima settimana in arancione stanno dando i risultati attesi. I nuovi casi segnalati all’Istituto superiore di Sanità sono stati 5.178 (-24% rispetto alla settimana 4-10 gennaio), pari a un’incidenza di 119 per 100.000 abitanti, di questi il 40% risulta asintomatico. La frequenza degli ultraottantenni sul totale dei casi si riduce dal 13% al 10%.

Il valore dell’Rt puntuale (dalla data di inizio sintomi) si riduce rispetto alla settimana scorsa passando da 1.14 a 1.04 e quello medio (basato sulla curva degli ultimi 15 giorni) passa da 1.09 a 1.05. Si riduce rispetto alla settimana precedente il numero dei focolai attivi, sia i nuovi che quelli dei casi non collegati a catene di trasmissione note ricostruiti dall’attività di contact tracing dei Sisp. Diminuisce, passando da 12.7% a 8.8%, la quota di tamponi positivi sul totale dei tamponi effettuati. Questa riduzione si registra sia per il setting territoriale sia per quello ospedaliero. Resta ancora alto il carico sui servizi ospedalieri: sotto soglia (30%) e stabile al 27% il tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva; diminuisce ulteriormente quello dei posti letto in area medica (43%, era 46% la settimana precedente) restando però ancora oltre soglia (40%). Il Report 36 riporta una valutazione della probabilità di diffusione Bassa (per la riduzione dell’incidenza e dei nuovi focolai), riguardo alla resilienza dei servizi sanitari territoriali non sono segnalate Allerte, la valutazione di impatto sui servizi ospedalieri resta valutata Alta (perché il tasso di occupazione dei posti letto ordinari scende, ma è ancora oltre soglia) e la classificazione complessiva di rischio di questa settimana passa da Alta a Moderata. Il Piemonte risulta nello Scenario 1.

Il Piemonte è entrato in zona arancione la settimana scorsa quando l’indice di contagio Rt è salito sopra l’1, attestandosi all’1,14; negli ultimi giorni però è tornato a scendere fino all’1,04. Si balla sulla soglia di passaggio da un colore all’altro e molto dipenderà da quanto accadrà la prossima settimana (sicuramente ancora arancione) in cui si temono eventuali effetti della riapertura delle scuole superiori. Dalla Regione si trasmette un moderato ottimismo: nei prossimi sette giorni l’indice Rt potrebbe scendere sotto l’1 e se così fosse sarebbe discrezionalità del Comitato tecnico scientifico del ministero della salute stabilire che fare da domenica 31 gennaio. Per tornare in zona gialla, infatti, i parametri devono risultare stabili e sotto le soglie limite per due settimane consecutive. Non è escluso che anche nei primi giorni del mese prossimo, il Piemonte possa rimanere arancione, per stabilizzare ulteriormente la curva. Poi, in assenza di nuovi picchi, tornerà a tingersi di giallo.

“Nel Report del Ministero il Piemonte migliora tutti i suoi parametri sanitari – evidenzia il presidente della Regione Alberto Cirio –. Scende l’Rt, calano focolai ed incidenza e continua a ridursi anche la pressione ospedaliera, che resta però ancora alta. I sacrifici dei piemontesi stanno dando i loro frutti, ma continuiamo con attenzione e prudenza massima”.

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