VERSO IL VOTO

Comunali, si vota il 10 ottobre

In arrivo il decreto che stabilisce lo slittamento delle elezioni amministrative. Una decisione che a Torino scompagina i giochi in tutti gli schieramenti. Nel centrodestra il candidato sindaco Damilano rischia di arrivare senza fiato. A sinistra torna lo spettro delle primarie

La notizia era ormai nell’aria, tra poche ore, forse già in serata, sarà certificata da un decreto legge ad hoc. L’evoluzione della pandemia ha portato il governo a rompere gli indugi sulle prossime elezioni amministrative, ormai quasi certamente rinviate al prossimo autunno. La finestra individuata dal Viminale è quella del 10 e 11 ottobre, con i ballottaggi previsti due settimane dopo. Una notizia che, per quanto attesa, rischia di mettere in difficoltà entrambi i principali schieramenti anche su Torino. Nel centrodestra il potenziale candidato, Paolo Damilano, per ora sostenuto solo dalla Lega, rischia di arrivare all’appuntamento col fiato corto, dando agli altri azionisti della coalizione, che non hanno mai nascosto le loro perplessità verso l’imprenditore acqua&vino, più tempo a disposizione per trovare eventualmente un’alternativa. Nel centrosinistra invece potrebbero riaprirsi i giochi anche attraverso le primarie, magari tra maggio e giugno, quando si auspica che il Covid possa allentare la sua morsa. Anche un’ipotetica alleanza tra Pd e M5s a questo punto avrebbe più tempo per essere metabolizzata da attivisti ed elettori di entrambi i partiti.

In Piemonte i Comuni che andranno alle urne sono 148. Oltre al capoluogo regionale c’è anche Novara. Sono complessivamente 10 i Comuni con più di 15mila abitanti, dove quindi sono previsti i ballottaggi: si tratta di Beinasco, Carmagnola, Ciriè, Nichelino, Pinerolo e San Mauro in provincia di Torino, Domodossola nel Vco e Trecate nel Novarese. Nei centri più piccoli, infatti, viene eletto chi ottiene più voti degli altri, indipendentemente dal raggiungimento o meno della maggioranza assoluta delle preferenze.

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