LOTTA AL COVID

Piemonte resta arancione, studenti in zona rossa

In mezza regione scuole tutte chiuse, si salvano solo i nidi. Stretta su parchi e aree giochi. A far la spesa solo un componente per famiglia. Il lockdown dei prossimi 15 giorni. Le province più critiche sono Torino, Asti, Cuneo, Vercelli e Vco - CONTROLLA IL TUO COMUNE

Sui 38 distretti sanitari del Piemonte ben 21 sono quelli inseriti nella Fascia di rischio 1, in cui le misure restrittive sono più aspre e in particolare scuole saranno tutte chiuse, dalle materne alle superiori. Negli altri 18 (Fascia di rischio 2) la didattica a distanza sarà, invece, dalla seconda media in poi. Su tutto il territorio resteranno aperti nidi e micronidi, l’attività scolastica per i disabili e dei laboratori, salvaguardando così almeno la fascia d’età 0-3 anni.

Le nuove misure sulla scuola saranno attive da lunedì 8 marzo. In questo momento il Piemonte è arancione con classificazione del rischio complessiva Moderata ad alta probabilità di progressione. In sostanza è l’anticamera della zona rossa. La restrizioni si rendono necessarie alla luce di quanto previsto dall’ultimo Dpcm nelle aree dove l’incidenza dei contagi supera la soglia di allerta, con un tasso di incidenza uguale o superiore ai 250 casi ogni 100.000 abitanti o dove si è registrato un raddoppio dei nuovi casi nel corso dell’ultima settimana, rispetto al periodo precedente.

Per limitare la possibilità di occasioni di assembramento, a partire da martedì 9 marzo, in tutto il Piemonte non sarà consentito l’utilizzo delle aree attrezzate per gioco e sport, come ad esempio scivoli, altalene, campi di basket, aree skate, in aree pubbliche e all’interno di parchi e giardini pubblici (fatta salva la possibilità di fruizione da parte di soggetti con disabilità). Inoltre l’accesso alle attività commerciali sarà consentito ad un solo componente per nucleo familiare (ad eccezione della necessità di recare con sé minori, disabili o anziani). Infine si raccomanda fortemente per le attività di ristorazione la vendita con consegna a domicilio rispetto all’asporto.

Tutte le misure valgono fino a sabato 20 marzo, con la possibilità in corso d’opera di irrigidire ulteriormente le misure restrittive o alleggerirle a seconda dell’evoluzione della pandemia.

Qui l'elenco dei Comuni in fascia di rischio 1

Qui l'elenco dei Comuni in fascia di rischio 2

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