VERSO IL VOTO

Portas scopre la versione moderata di Appendino

Dopo aver tuonato per mesi contro la sindaca grillina e averle chiesto pubbliche scuse per i "disastri" compiuti, il leader della formazione centrista bacia la pantofola all'ex nemica. Una mossa suggerita dal gerarca minore Crimi e dal piddino Boccia

Ne aveva chiesto le scuse “per i disastri fatti a Torino”, aveva promesso di consegnarle la tessera onoraria dei Moderati se avesse pubblicamente fatto ammenda delle sue colpe. Ovviamente nulla di tutto ciò è accaduto. “È stato un incontro istituzionale, non politico” dice il leader dei Moderati Giacomo Portas dopo il faccia a faccia con Chiara Appendino, cui hanno partecipato anche la presidente della VI Circoscrizione Carlotta Salerno e il capogruppo in Sala Rossa Silvio Magliano. “Non abbiamo parlato di elezioni o alleanze” assicura Portas che circoscrive la faccenda a una discussione sulle questioni di carattere amministrativo.

Una nota di Palazzo Civico parla di “un momento di confronto e scambio di opinioni sui temi di maggior interesse per la città, attuali e futuri, in particolare per quel che riguarda gli effetti delle misure di contenimento della pandemia sul tessuto economico e sociale locale e la ripresa post emergenza delle attività e il rilancio economico del territorio, anche alla luce dei fondi europei”. Aria fritta. È secondario, infatti, quel che effettivamente si sono detti nell’ufficio al piano nobile di Palazzo di Città; il fatto politico è che dopo aver incontrato Enrico Letta, Portas abbia visto Appendino.

Sull’asse Roma-Torino si consumano gli ultimi tentativi per trovare una strada comune tra Pd e Movimento 5 stelle e così trovano conferma anche le voci delle scorse ore che parlano di un ammorbidimento dei Moderati, fino a qualche settimana fa pronti a rompere il fronte con i dem in caso di alleanza al primo turno con i grillini. “Prima Appendino dovrà chiedere scusa alla città” tuonava fiero Portas, poi sono bastati gli interventi di Francesco Boccia, il dirigente che ha ricevuto da Letta il compito di istruire i dossier per le amministrative d’autunno, e del gerarca minore grillino Vito Crimi per trasformarlo in pontiere. Una mossa, secondo alcuni osservatori, utile a sgombrare il campo da alibi e, soprattutto, per ritagliarsi un ruolo nelle complesse trattative in corso. Insomma, il solito Portas abile a destreggiarsi, recitando a convenienza più parti in commedia. “Per noi non cambia nulla – garantisce Portas – non faremo mai un’alleanza con i Cinquestelle”.

Il messaggio politico non sta in cosa si sono detti oggi Portas e Appendino ma nel fatto stesso che si siano incontrati. “Le abbiamo detto che gli attacchi dei giorni scorsi non erano nulla di personale” quasi si giustifica Portas. Stai a vedere che alla fine è stato lui a chiedere scusa.

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