POTERE & POLTRONE

Malabaila piace un Sacco alla Cr Asti

Il presidente garantisce l'assoluta "indipendenza" dell'ente. Bene, ma come spiega la nomina dell'imprenditrice, la cui azienda di famiglia sta realizzando lavori per conto di fondazione e banca?

Mario Sacco, potente presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Asti, a proposito del rinnovo delle cariche dell’ente che guida ribadisce in una recente intervista “l’assoluta Indipendenza della Fondazione e dei suoi organi”. Indipendente da chi? 

A parte quello che ha già pubblicato lo Spiffero la settimana scorsa, c’è una cosa che si stanno chiedendo gli astigiani. Era proprio necessario che nel consiglio di amministrazione della Fondazione venisse nominata Paola Malabaila, classe 1970, ingegnere, ad della Malabaila & Arduino, impresa di famiglia attiva nel settore delle costruzioni, nonché presidente di Ance Piemonte, già numero uno dell’Unione Industriale di Asti dove peraltro è stata sostituita da Andrea Amalberto a cui è sentimentalmente legata?

Sicuramente non c’è conflitto d’interessi, ma stiamo parlando della stessa persona che amministra l’impresa che ha svolto importanti lavori per la Fondazione Cassa di Risparmio di Asti e per la Banca di Asti, di cui la Fondazione Cassa di Risparmio di Asti è il principale azionista.

L’ultimo incarico che sta portando avanti l’impresa edile, come si può vedere dalla foto, è il recupero del “Canton del Santo” di via Garibaldi angolo Via Astesano e Vicolo Cocchis di Asti. Il committente dei lavori e proprietario dell’immobile è la Cassa di Risparmio di Asti, banca che ha come principale azionista la Fondazione Cassa di Risparmio di Asti presieduta da Sacco e nel cui cda si è appena accomodata Paola Malabaila. La quale, stando ai rumors, sarebbe addirittura in lizza per la poltrona di vicepresidente, a meno che all’ultimo l’incarico non venga attribuito a Roberto Scaltrito, già galoppino elettorale del senatore Berutti, nonché coordinatore della lista “Giovani Astigiani per Rasero sindaco”.

print_icon