LOTTA AL COVID

Piemonte in giallo, Cuneo ancora no

Da lunedì 26 riaprono bar e ristoranti all'aperto, però tutti a casa entro le 22. Resta in arancione solo la provincia Granda che si uniformerà al resto della regione il 29 aprile

Come previsto il Piemonte torna giallo a partire da lunedì 26 aprile. Unica eccezione è per la provincia di Cuneo per completare il periodo di permanenza in arancione di almeno due settimane, come previsto dalle indicazioni nazionali. Da giovedì 29 anche la Granda sarà in giallo.

Secondo i dati riportati ieri dal Ministero della Salute e dall'Istituto superiore di sanità, tra il 12 e il 18 aprile c’è stato un calo dei casi positivi di circa il 20 per cento in tutta la regione. Diminuiti anche i focolai attivi e le persone non collegabili a catene di trasmissione note. Il tasso di occupazione dei posti letto ordinari è sceso dal 61 al 47 per cento e quello dei posti in terapia intensiva dal 50 al 45 per cento. L’Rt puntuale passa da 0.75  a 0.66 mentre quello medio passa da 0.76 a 0.7.

Questo prevede le riaperture di bar e ristoranti all’aperto seppur con l’obbligo del coprifuoco per tutti i cittadini dalle 22 alle 5 del giorno seguente. Per andare incontro ai locali di somministrazione, l’amministrazione comunale di Torino consentirà ai proprietari di ampliare i propri dehors fino a 60 metri quadrati.

Si amplierà anche la platea di studenti che abbandoneranno la didattica a distanza. Fermo restando che in area gialla tutti gli alunni di elementari e medie seguiranno le lezioni in presenza, per quanto riguarda le scuole superiori la ripresa sarà non al 60 per cento, come previsto in un primo momento, ma al 70 per cento secondo quanto stabilito dall'ultimo decreto del governo Draghi.

Anche teatri, cinema, musei e live club riaprono seppur con posti contingentati. Possibili pure gli sport di contatto all’aperto. Infine, da lunedì, i piemontesi potranno spostarsi liberamente verso altre regioni gialle.

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