VERSO IL VOTO

No alle elezioni, sì alle primarie, "la sinistra gioca con le regole"

Il Covid impedisce di votare in primavera ma non a Pd e alleati di indire le loro consultazioni interne. La parlamentare torinese Montaruli (FdI) attacca: "Uno schiaffo ai diritti dei cittadini, ancor più considerando che stanno tenendo chiuse intere attività"

Pandemia e campagna vaccinale fanno slittare le votazioni comunali, ma non impediscono al centrosinistra di celebrare le primarie di coalizione. A puntare il dito contro quella che pare una contraddizione bell’e buona è Augusta Montaruli, parlamentare di Fratelli d’Italia. “Nel giorno in cui in Parlamento la maggioranza Draghi mette la fiducia per spostare le elezioni da primavera a ottobre, apprendere che le primarie del Pd si svolgeranno ugualmente è uno schiaffo ai diritti dei cittadini, ancor più considerando che in nome del Covid stanno tenendo chiuse intere attività”.

Per l’esponente torinese del partito di Giorgia Meloni “come al solito ci troviamo davanti ad una sinistra che gioca con le regole perché è indietro nelle scelte. Non c’è il Covid per le primarie? Non c’è il rischio assembramenti e code?”, si chiede ancora Montaruli commentando la notizia delle primarie del centrosinistra per la scelta del candidato sindaco di Torino fissate per il 12 e 13 giugno prossimi.

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