CENTROSINISTRA

Primarie, corsa a quattro (per ora)

Pentenero non presenta la candidatura, nel Pd a contrastare il favorito Lo Russo resta in campo Lavolta. Più Europa schiera Boni e il "civico" Tresso gareggia da solo. Rumors sul nome di Leu. Tempo fino al 23 maggio per raccogliere le firme

Non c’è Gianna Pentenero. Alle primarie del 12 e 13 giugno, il Pd si dividerà tra Stefano Lo Russo ed Enzo Lavolta (se entrambi riusciranno a raccogliere le firme). Compito alla vigilia certamente più agevole per il capogruppo in Sala Rossa che cercherà tra i 1.800 militanti del partito di Torino le 540 sottoscrizioni minime per correre, mentre il vicepresidente del Consiglio comunale – scaricato definitivamente dall’ex componente zingarettiana di cui fa parte (“Farà la fine di Placido”, vaticinano i big della corrente) – ha già annunciato che si rivolgerà agli elettori tra i quali dovrà raccogliere almeno 7.000 firme di sostegno. C’è tempo fino al 23 maggio. L’assenza di Pentenero è invece la testimonianza di come la sinistra dem abbia accolto l’appello all’unità del Pd, lanciato nei giorni scorsi da Enrico Letta, decidendo di convergere su Lo Russo e lasciando Lavolta al proprio destino.

Oltre a loro due hanno manifestato l’intenzione di correre anche il presidente dei Radicali Italiani Igor Boni, che potendo godere dell’apparentamento di un partito nazionale (Più Europa) non ha bisogno di raccogliere le firme, e il civico Francesco Tresso, al quale serviranno gli appoggi di 4.000 elettori torinesi, secondo quanto previsto dal regolamento della coalizione. Quest’ultimo ha tentato fino all’ultimo di ottenere l’apparentamento della Lista Civica di cui è capogruppo in Consiglio comunale, ma essendo una diretta emanazione dell’associazione Cantiere Civico, costituita nel 2017 dal consigliere regionale Mario Giaccone, il quale ne ha depositato il logo all’Ufficio Brevetti, l’operazione è risultata impossibile. Giaccone, infatti, è un sostenitore di Lo Russo e per questo ha negato a Tresso la possibilità di candidarsi in rappresentanza del suo movimento, rubricandolo al ruolo di apolide.

Il quadro non è comunque, ancora definitivo: la data del 23 maggio, infatti, non solo è l’ultima utile per Lo Russo, Lavolta e Tresso, per raccogliere le firme, ma è anche la deadline per gli altri partiti della coalizione che volessero presentare dei candidati. Si parla di una donna per Leu (llda Curti ha già però declinato la proposta), mentre i Moderati stanno valutando se partecipare o meno alle consultazioni (a oggi pare più probabile un loro sostegno a Lo Russo).

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