OCCUPAZIONE & LAVORO

Embraco, il Governo allunga la cassa

Nel decreto Sostegni nuove risorse per sostenere i lavoratori in attesa che si risolva una crisi che dura ormai da quattro anni. Presidio permanente dei sindacati davanti alla sede della Regione Piemonte

Un presidio permanente sotto la sede della Regione Piemonte, in piazza Castello a Torino, per chiedere al Governo di garantire un futuro ai 400 lavoratori ex Embraco. Questa è l’iniziativa che partirà domani, martedì 18 maggio, organizzata da Fim, Fiom, Uilm, Uglm Torino, in attesa dell’incontro convocato dal  governatore Alberto Cirio, mercoledì alle 10.

Ma se garanzie per il futuro più remoto ancora non ce ne sono, l’esecutivo di Mario Draghi sta lavorando per evitare di lasciare a casa i lavoratori delle aziende in crisi. Per questo, spiega il ministro del Lavoro Andrea Orlando “il governo sta assumendo delle misure anche all’interno del decreto Sostegni che affronterà in modo strutturale le condizioni di queste realtà che hanno avuto ritardi nei processi di reindustrializzazione, per questo motivo avranno qualche mese in più per provare a ripartire”. Difficile immaginare che nei prossimi mesi possa trovare soluzione una crisi che si trascina ormai da quattro anni, se non altro questo provvedimento servirà per far guadagnare tempo ai lavoratori.

Gli stessi lavoratori che da mesi chiedono certezze sul prosieguo del progetto Italcomp, finora l’unica soluzione individuata per mettere in sicurezza i 400 addetti torinesi e i 300 della Acc di Belluno. Dopo la battuta d'arresto sul piano arrivata dal Mise negli scorsi giorni, con il presidio permanente – spiegano i sindacati – i lavoratori vogliono ricordare al Governo che, in mancanza di soluzioni adeguate, dal prossimo 23 luglio saranno tutti licenziati. In attesa dell'incontro convocato da Cirio, i lavoratori monteranno delle tende in piazza Castello e nei prossimi giorni valuteranno in quale maniera dare seguito alle loro iniziative di lotta.

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