LOTTA AL COVID

Cirio chiede più dosi a Figliuolo

Il paventato taglio alle forniture di Pfizer rischia di allungare i tempi della campagna di immunizzazione. Il governatore domani dal generale per fare il punto sulle consegne. E giudica una "follia" il diritto alla privacy che impedisce di sapere chi è stato vaccinato

Il Piemonte, al pari delle altre regioni, deve fare i conti con il taglio consistente della fornitura del vaccino Pfizer annunciato nelle scorse ore per il mese di luglio dal commissario Francesco Paolo Figliuolo: una riduzione di oltre il 38% rispetto alla dotazione di giugno. E proprio per avere un aggiornamento delle consegne, domani a mezzogiorno Alberto Cirio sarà a Roma dal generale. “In ogni caso noi garantiamo ampiamente il mantenimento dei nostri target che vanno da 37 mila a 38 mila inoculazioni al giorno: questo è l’obiettivo per arrivare alla fine del mese di agosto ad avere superato i cinque milioni e mezzo di dosi somministrate – spiega il governatore –. Naturalmente se ce ne danno di più facciamo prima, perché la nostra potenzialità è di 50 mila”. Ovviamente, la carenza di dosi “ sicuramente incide sulla velocità alla quale possiamo procedere. Noi in questo momento riusciamo a compensare, ma domani sarò da Figliuolo per chiedere di più, perché più dosi abbiamo più vaccini facciamo”.

A margine dell’inaugurazione di 18 nuovi posti di terapia intensiva all’ospedale Mauriziano di Torino, il presidente della Regione ha anche sottolineato gli effetti che “la mancanza di una tempestiva univocità di indicazioni da parte della comunità scientifica nazionale” sta avendo sulla campagna di vaccinazione. “I vari cambiamenti nelle indicazioni di utilizzo dei farmaci non aiutano la nostra struttura commissariale, che deve dare azienda per azienda i vaccini necessari, ma non aiutano neppure l’opinione pubblica, instillando il senso di sfiducia che a volte si percepisce. È il motivo per cui abbiamo attivato una grande campagna di sensibilizzazione per gli over 60, che possono scegliere il tipo di vaccino e presentarsi senza prenotazione all’hub vaccinale: stiamo usando ogni forma che le normative ci permettono”.

Il governatore prende anche posizione contro il diritto alla privacy che impedisce di sapere se un cittadino è vaccinato. “Purtroppo – ha detto Cirio – questa è una delle follie del nostro sistema perché l’assessore Icardi ha la responsabilità della salute dei piemontesi e non può sapere se il signor Cirio è o non è vaccinato”. “Questa è una delle situazioni – ha rimarcato – riguardo alle quali io spero che prima o poi qualcuno darà un chiarimento. Perché nella vita bisogna contemperare i diversi interessi, e io l’interesse alla privacy lo metto dopo l’interesse alla vita”. Proprio domani l’assessore alla Sanità del Piemonte, Luigi Icardi, avrà un incontro con il garante della Privacy.

A luglio inizierà la vaccinazione dei bambini. L’apposita delibera che recepisce l’intesa fra Regione e pediatri per le somministrazioni è stata approvata dalla giunta odierna. La prossima settimana è in programma un ultimo incontro per affinare gli aspetti logistici. “Per l’inizio di luglio – ha annuciato Cirio – potrà partire la vaccinazione dei bambini. Abbiamo fatto il passaggio formale oggi, e poi ci sarà il passaggio sostanziale. C’è infatti da risolvere un problema tecnico di adesione sul portale, perché i genitori devono aderire con il codice fiscale del bambini, e il consenso va dato da entrambi. Oltre agli aspetti sanitari ci alcune questioni logistiche da gestire, però siamo perfettamente nei tempi”.

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