VERSO IL VOTO

Pd, si scaldano i campioni (delle preferenze)

Si annuncia particolarmente competitiva la lista dem per il Comune di Torino. Pentenero tenta la prova di forza, la sinistra si divide tra Crema, Conticelli e Saluzzo. Cioria guida la sfida generazionale. Lavolta e Carretta potrebbero restare fuori

I campioni delle preferenze sono pronti a scendere in campo. Nel Pd entrano nel vivo i giochi per la composizione della lista in vista delle urne d’ottobre: una squadra che dovrà essere altamente competitiva per trascinare la coalizione di Stefano Lo Russo. Servono i grandi collettori di voti, candidati abituati a cimentarsi con il voto “porta a porta” e le correnti si sono già messe in moto per individuare i propri alfieri. Tra coloro che hanno già comunicato l'intenzione di correre c’è l’ex assessore regionale Gianna Pentenero, il cui nome è circolato a lungo anche tra i papabili candidati a sindaco in alternativa proprio a Lo Russo, salvo poi annunciare con una repentina retromarcia il ritiro “per favorire una soluzione unitaria”. Al suo fianco potrebbe esserci Pierino Crema, storico dirigente della Cgil, uomo d’organizzazione, aderente alla sinistra cuperliana di Andrea Giorgis, il quale nelle ultime ore ha favorito un incontro tra i due per fare in modo di unire il più possibile le forze. Su Pentenero dovrebbe convergere anche quel che resta della componente di Davide Gariglio, ormai ridotta al lumicino.

Non sfugge che in questa competizione interna s’intrecciano tante sfide: quella per riconquistare Palazzo Civico dopo cinque anni di Chiara Appendino, ma anche quella per un auspicato posto in giunta e poi è evidente di quanto si tratti anche di un primo test per pesare la reale forza delle correnti che si sfideranno subito dopo le urne amministrative al congresso della Federazione metropolitana di Torino.

Tante le donne in lizza a partire dalle tre consiglieri uscenti: la vicecapogruppo Chiara Foglietta, la lausiana Maria Grazia Grippo e l'indipendente Lorenza Patriarca, dirigente scolastico dell’istituto comprensivo Tommaseo, subentrata in Sala Rossa nel 2019 in seguito alle dimissioni di Monica Canalis. Potrebbe scegliere una posizione neutrale, da allenatore, e quindi fuori dal campo, il segretario del Pd torinese Mimmo Carretta, anche se il borsino lo dà per quasi certo assessore in caso di successo del centrosinistra.

Ai posti di blocco anche Nadia Conticelli, ex presidente della Circoscrizione VI e poi consigliere regionale non rieletta per un soffio alle ultime elezioni, oggi assistente parlamentare della vicepresidente del Senato Anna Rossomando; la quale avrebbe caldeggiato il tandem con il giovane Alberto Saluzzo, pronto a riprovarci dopo la buona prova del 2016 quando, nonostante le oltre 1.100 preferenze, non riuscì a centrare l’elezione. L’area catto-dem che fa capo a Stefano Lepri dovrebbe invece far convergere i propri voti sulla coppia formata da Vincenzo Camarda, coordinatore della Commissione Sanità in Circoscrizione II e Amalia Santiangeli eletta invece in Centro-Crocetta. Sempre dalle circoscrizioni arrivano anche i due consiglieri vicini a Michele Paolino: Enrico Colia (Lucento-Vallette-Madonna di Campagna) e Paola Parmentola (San Salvario).

La sfida generazionale è affidata a Ludovica Cioria, già segretaria dei Giovani democratici piemontesi, che dopo la gavetta alla Terza Circoscrizione punta al salto in Sala Rossa con il sostegno del consigliere regionale Daniele Valle. Per i fassiniani di Raffaele Gallo sono in campo Caterina Greco – prima esclusa alle elezioni di cinque anni orsono – e il segretario del circolo VI Tony Ledda. Discorso a parte merita Enzo Lavolta, l'ex assessore all'Ambiente di Piero Fassino e sfidante di Lo Russo alle primarie: lui sembra intenzionato a non candidarsi, anche perché ha alle spalle già tre mandati a Palazzo Civico e pare intenda far convergere il suo consenso sul presidente uscente della IV Circoscrizione Claudio Cerrato e la docente universitaria Anna Mastromarino, che gode del sostegno delle associazioni donciottiane della città.

E visto che l’obiettivo è allargare anche a candidati indipendenti, tra i “civici” che hanno dato la disponibilità a correre per il Pd circola il nome di Pietro Tuttolomondo, coordinatore infermieristico al pronto soccorso delle Molinette e delegato Rsu della Cgil Città della Salute.

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