LOTTA AL COVID

Crescono i contagi, dei 5 ricoverati in terapia intensiva 4 non sono vaccinati

I dati della Regione Piemonte confermano l'efficacia del vaccino. Anche tra i ricoverati nei reparti ordinari i casi più gravi sono tra coloro che non si sono sottoposti all'iniezione. Cirio: "Da una piccola puntura dipende il ritorno alla normalità"

L’utilità dei vaccini? Sta nei numeri. Alberto Cirio aveva promesso un report dettagliato dei ricoverati di Covid in Piemonte con la distinzione tra chi è vaccinato e chi no. E i dati forniti dall'Unità di crisi della Regione paiono confermare l'efficacia delle vaccinazioni. Delle 5 persone attualmente in terapia intensiva (una in più rispetto a ieri) 4 sono pazienti non vaccinati, uno solo ha completato il ciclo vaccinale ma si tratta di un paziente con numerose complicanze sanitarie a partire da obesità e diabete. Dei 68 ospedalizzati in terapia ordinaria, 41 non sono vaccinati e 4 di questi hanno un quadro clinico più severo. I 27 vaccinati invece sono tutti paucisintomatici e in fase di guarigione o dimissione (solo 15 avevano ricevuto la doppia dose).

“Vaccinatevi con fiducia nella scienza perché da questa piccola puntura dipendono la nostra vita e quella delle persone a noi care e la possibilità di tornare a una nuova normalità” è l’appello del governatore nel giorno in cui anche lui ha ricevuto la seconda dose all’ospedale Michele e Pietro Ferrero di Verduno a Cuneo.

Intanto il bollettino giornaliero della Regione fa segnare un nuovo aumento dei nuovi casi, 287, mentre per il sedicesimo giorno consecutivo non si registrano decessi. I nuovi positivi corrispondono all'1,3% dei 21.810 tamponi eseguiti. Gli asintomatici sono 93 (32,4%), mentre i nuovi guariti son 69 e le persone in isolamento domiciliare 2.147 (+221). In totale gli attualmente positivi 2.224 (+218). Dall'inizio della pandemia, dunque, il Piemonte ha registrato 369.626 positivi, 11.699 decessi e 355.703 guariti.

Nella settimana 19-25 luglio continua a confermarsi basso l’impatto dell’epidemia sui servizi ospedalieri, con un tasso di occupazione dei posti letto che resta invariato rispetto ai 14 giorni precedenti sia in terapia intensiva (0%) sia in area medica (1%). La percentuale di positività dei tamponi resta invariata (1%), mentre l’Rt basato sulla data di inizio sintomi sale a 1.81 (era 1.27). Aumentano i focolai attivi, i nuovi e il numero di persone non collegate a catene di trasmissione note e nonostante si registri una maggior diffusione del virus a livello regionale, il valore dell’incidenza ancora contenuto e i numeri molto bassi di ricoveri concorrono favorevolmente a mantenere la regione in zona bianca

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