LOTTA AL COVID

Salgono i contagi, calano i ricoveri:
Piemonte resta in zona bianca

Nonostante una maggiore diffusione del virus rimane sotto controllo la situazione negli ospedali. Quasi tutti i ricoverati gravi non sono vaccinati oppure non hanno concluso il ciclo

Aumentano i contagi ma la pressione sul sistema sanitario resta contenuta. Nonostante il diffondersi della variante Delta, insomma, il Piemonte resta stabilmente in zona bianca. Nella settimana tra il 26 luglio e l’1 agosto, in Piemonte, continua a confermarsi basso l’impatto dell’epidemia sui servizi ospedalieri, con un tasso di occupazione dei posti letto che resta invariato rispetto alle tre settimane precedenti per quanto riguarda i posti letto ordinari (1%) e sale leggermente, da 0 a 1%, per le terapie intensive. Il numero dei nuovi casi segnalati aumenta rispetto alla settimana precedente, ma in misura minore.

L’Rt puntuale calcolato sulla data di inizio sintomi cresce passando da 1.81 a 1.93 e la percentuale di positività dei tamponi sale al 2% (era 1%). Aumentano i focolai attivi, i nuovi e il numero di persone non collegate a catene di trasmissione note. Nonostante si registri una maggior diffusione del virus a livello regionale, il valore dell’incidenza ancora contenuto e i numeri molto bassi di ricoveri concorrono favorevolmente a mantenere la nostra regione in zona bianca.

Nelle ultime ventiquattro ore sono stati 236 i nuovi casi di persone risultate positive al Covid, pari all’1 per cento dei 23.505 tamponi eseguiti. Resta tuttavia sotto controllo la situazione negli ospedali dove ci sono 4 ricoverati in terapia intensiva (1 in meno rispetto a ieri) e 81 negli altri reparti (-9) mentre sono 2.881 le persone in isolamento domiciliare. Insomma, la maggior parte di coloro che si contagiano non sviluppano sintomi al punto che la pressione sul sistema sanitario resta al momento sotto controllo.

 Rispetto a ieri c’è anche un nuovo decesso: un uomo di circa 80 anni vaccinato, ma solo con la prima dose che aveva un quadro clinico serio per patologie pregresse. Dei 4 ricoverati  in terapia intensiva 3 sono pazienti non vaccinati, uno ha completato il ciclo vaccinale ma patisce di un quadro clinico piuttosto compromesso con problemi di obesità e diabete. Degli 81 ricoverati nei reparti ordinari, 58 non sono vaccinati. I 23 vaccinati invece sono tutti paucisintomatici (solo 16 avevano ricevuto la doppia dose).

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