VERSO IL VOTO

Damilano primo ma non sfonda, Lo Russo incalza e può vincere

A Torino nessuno è in grado di prevalere al primo turno. La situazione sembra ormai consolidata, anche l'ultimo sondaggio di Noto lo conferma: il sindaco uscirà dal ballottaggio. Che potrebbe avvantaggiare il candidato del centrosinistra

Il dichiarato obiettivo e il non nascosto auspicio di una vittoria al primo turno, per Paolo Damilano svanisce almeno di fronte ai numeri del sondaggio più recente. Nelle intenzioni di voto raccolte da Noto Sondaggi per la puntata di questa sera di Porta a Porta il candidato del centrodestra attualmente è avanti rispetto all’avversario del centrosinistra Stefano Lo Russo, ma ben al di sotto rispetto a quel 50% più uno che gli consentirebbe di evitare il ballottaggio. Dal sondaggio l’imprenditore acqua & vino si attesta tra il 40 e il 44 per cento, mentre Lo Russo è dato tra il 38 e il 42, mentre colei che dovrebbe raccogliere l’eredità (nel bene e nel male) di Chiara Appendino supera appena nel massimo della forchetta le due cifre. La pentastellata Valentina Sganga, a dispetto del sogno di Giuseppe Conte è ferma tra il 7 e l’11 per cento, cifra da incubo se rapportata a cinque anni fa, altro che sogno.

Stando così (o comunque non mutando di molto) le cose il secondo turno è graniticamente certo. E se è vero, come sostengono tutti i conoscitori dei sistemi elettorali, che il ballottaggio non è il secondo tempo della partita, ma una partita nuova e diversa in cui prevale ancor di più il peso dei candidati sindaci, è altrettanto vero e dimostrato come il centrodestra, in generale, abbia la forte capacità di dar fondo a tutto il bacino elettorale al primo turno, mostrando più difficoltà e meno riserve nel voto cui saranno chiamati gli elettori due settimane dopo. Teoria che a Torino è molto probabile possa essere confermata. Gli elettori delle liste a sinistra ed esterne alla coalizione che sostiene Lo Russo non avranno che da scegliere tra l’astensione o il voto al docente del Politecnico. Buona parte dello stesso elettorato del M5s a Torino è notoriamente posizionato a sinistra e, al netto della mancata alleanza con tutto quel che si trascina dietro da quelle parti, è legittimo supporre che quello grillino e contiano sia un bacino di riserva molto importante per il candidato di centrosinistra. L’obiettivo di Damilano, vincere al primo turno, non è insomma soltanto uno sprone agli elettori e una legittima mossa da campagna elettorale, ma alla luce degli ultimi rilevamenti quasi una necessità. 

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